Gestione delle emergenze, al via la collaborazione tra AUSL e SIPEm ER

Affrontare le catastrofi e sostenere psicologicamente le vittime: questi gli obiettivi dell'iniziativa rivolta ai soccorritori

Parma, 22/05/2012 - Terremoti, gravi incidenti stradali e ferroviari, catastrofi naturali: sono purtroppo tante le situazioni di emergenza che possono colpire improvvisamente la popolazione, i luoghi di vita e di lavoro, le stesse istituzioni di soccorso sanitario e di protezione civile, come è tragicamente successo in questi ultimi giorni nelle province di Modena e Ferrara.   

Dopo un evento catastrofico, l’intervento medico-sanitario urgente si integra sempre più con quello psico-sociale: ad essere colpiti infatti non sono solo i beni materiali ma anche l'equilibrio e il benessere psicologico delle persone coinvolte e di tutta comunità in cui vivono.

Per gestire queste situazioni di emergenza, occorre dunque una preparazione specifica dei soccorritori - operatori e professionisti sanitari - per garantire anche il necessario sostegno psicologico alle vittime e avviare percorsi di recupero dai traumi.

Con questo obiettivo, Azienda USL di Parma e SIPEm ER – Società Italiana Psicologia dell’Emergenza sez. Emilia Romagna – hanno intrapreso una collaborazione triennale per addestrare e formare un pool di professionisti capaci di supportare sia le vittime che i soccorritori, anche lavorando in modo integrato con questi ultimi,  in casi così complessi e difficili.

LE ATTIVITA’ PREVISTE: UN CORSO BASE IN DUE EDIZIONI

Già nel corso del 2011, si è svolto il primo corso di formazione, che ha visto la partecipazione di 33 professionisti, di cui 22 dell’Azienda USL (assistenti sociali, psicologi, psichiatri ed infermieri) e 11 soci SIPEm ER.

Si sta svolgendo in questi giorni, la seconda edizione del corso, con le medesime finalità di quello del 2011: far acquisire ai partecipanti le competenze specifiche per affrontare i problemi derivanti  da situazioni catastrofiche a favore della popolazione colpita e dei soccorritori. Sono iscritti 27 partecipanti, di cui 18 dell’Azienda USL (psichiatri, psicologi, educatori ed infermieri) e 9 soci SIPEm ER. Il corso, che si svolge nella sede della Protezione Civile di via del Taglio, è organizzato in 5 giornate, con lezioni frontali, simulate, tecniche interattive, per favorire occasioni esperienziali e riflessioni su quanto appreso.

Le tematiche affrontate e i relatori:

  • “Il supporto psicosociale in emergenza: vincoli e potenzialità”, Anna Sozzi;
  • “Contesti emergenziali e complessità: l’intervento psicosociale”, Angelo Napoli (psicologo, specialista in tecniche di intervengo psicologico in emergenza);
  • “La comunicazione in emergenza. Panoramica su teorie e tecniche comunicative in contesti di emergenza” con due laboratori “L’importanza della comunicazione delle bad news: dall’individuo ai mass media” e “Laboratorio di triage psicologico in emergenza”, Giada Maslovaric (psicologa, EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing Italia);
  • “Soccorre il soccorritore”, Teresa Serra (psicologa, psicoterapeuta, esperta in psicologia dell’emergenza).

Il 7 giugno, in occasione della giornata conclusiva, si terrà la tavola rotonda “Il sistema dell’Emergenza e di Protezione Civile”, alla presenza anche dei corsisti della prima edizione, con gli interventi di Paolo Volta, Giancarlo Breviario (psichiatra, AUSL di Parma), Stefano Camin (presidente Comitato Provinciale di Parma degli Organismi di Volontariato per la Protezione Civile), Luca Cantadori (responsabile emergenza territoriale 118, AUSL di Parma) ed Enrica Pedrelli.

ALTRE ATTIVITA’ IN PROGRAMMA

Sempre nel corso di quest’anno, si terrà anche una esercitazione, in collaborazione con l’U.O. diretta dal Dr. Cantadori, rivolta ai partecipanti delle due edizioni del “corso base”.

Nel 2013, infine, verrà organizzato il corso teorico-pratico di secondo livello, rivolto a chi vorrà proseguire questa esperienza formativa e che sarà quindi parte del pool di esperti del soccorso psicosociale.

LE AREE DI MAGGIORE BISOGNO PSICOLOGICO

Le più probabili aree di bisogno psicologico sono: lutto traumatico, stress traumatico dei feriti gravi e dei loro familiari, stress acuto dei sopravvissuti e dei loro familiari, stress esteso delle comunità coinvolte, stress professionale dei soccorritori e del personale coinvolto nella gestione dell’emergenza. 

LE CATEGORIE DI PERSONE PIU’ A RISCHIO NEI CASI D’EMERGENZA

A richiedere maggior attenzione e particolari metodologie di intervento sono: bambini e adolescenti, anziani, disabili psicofisici, pazienti psichiatrici, fasce sociali deboli, gruppi etnico/culturali minoritari, soccorritori volontari e professionali coinvolti nella gestione dell’emergenza

Note

Alla conferenza stampa del 22 maggio 2012, Sala riunioni Direzione Generale AUSL di Parma, sono intervenuti: 

  • Paolo Volta, Direttore attività socio-sanitarie Ausl Parma
  • Enrica Pedrelli, Presidente Associazione di Volontariato per il Supporto Psicosociale nelle Emergenze - sezione Regione Emilia-Romagna (SIPEm ER)
  • Alberto Dazzi, vice Presidente SIPEm ER
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modificato:martedì 22 maggio 2012

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