Inaugurato il 10 aprile il Laboratorio per i sistemi sanitari e l’organizzazione dei servizi per la salute
Alla presenza dell'assessore Lusenti, presentata la struttura dell'Università di Parma
Un’esperienza di ricerca e innovazione sui sistemi sanitari unica in Italia. E’ il “Laboratorio per i Sistemi sanitari e l’organizzazione dei servizi per la salute” dell’Università di Parma, inaugurato mercoledì 10 aprile e con sede all’interno dell’area ospedaliero-universitaria della città.
Il “Laboratorio per i sistemi sanitari e l’organizzazione dei servizi per la salute”, che è una struttura afferente al Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Ateneo di Parma, nasce con l’intento di cogliere un passaggio importante della relazione tra formazione universitaria e ambiti di esercizio della professione medica, al fine di poter meglio collegare il momento dello studio a quello della professione.
Il “Laboratorio” intende pertanto offrire un contributo complementare e originale al complesso iter della formazione medica.
“Non esiste altro luogo nel nostro sistema sociale con la più alta concentrazione di elevate competenze e di conoscenza applicata all’innovazione come l’insieme di saperi e pratiche quotidiane che si realizzano nella servizio sanitario pubblico – ha spiegato durante l’inaugurazione l’assessore Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Carlo Lusenti - . Queste sono tutte risorse indispensabili ancor di più oggi quando ci viene richiesto di superare una crisi che richiede capacità di innovare per cambiare. Come utilizzare al meglio il patrimonio professionale e scientifico del sistema sanitario, sia nella formazione dei giovani medici che nel loro futuro lavoro, è la scommessa fondamentale di questo Laboratorio”.
All’inaugurazione sono intervenuti anche Loris Borghi, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Federico D’Attilio, studente responsabile del Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM), Leonida Grisendi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Massimo Fabi, Direttore Generale dell’Azienda USL di Parma, oltre a Roberto Grilli, Direttore Agenzia Sanitaria e Sociale Regione Emilia-Romagna sul tema “Rapporto tra Regione e Università nella ricerca scientifica in Emilia Romagna” .
La Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma di Ricerca “Regione-Università 2010-2012 Area 3”, ha contribuito al finanziamento del progetto “Percorsi innovativi nei curricula degli iscritti a Medicina e Chirurgia e Scuole di Specializzazione di area medico-chirurgica di Parma, per l’analisi dei processi evolutivi nei Sistemi sanitari e nella Sanità regionale” coordinato dal Laboratorio stesso.
Tra i motivi alla base della nascita di questo nuovo “Laboratorio” dell’Università di Parma, vi è anche la constatazione che al termine degli studi, prima e dopo la scelta della specializzazione o di altri percorsi nel campo della ricerca, i laureati in medicina e chirurgia non posseggono adeguati riferimenti di base per collocare la propria professione nei diversi livelli organizzativi che configurano i sistemi sanitari e che spesso ignorano le modalità attraverso le quali la professionalità si inserisce nei diversi livelli delle politiche sanitarie.
Nel percorso complessivo tuttavia è ampiamente riconosciuta l’utilità di potenziare la conoscenza dell’organizzazione, del funzionamento e dei costi dei sistemi sanitari, dei modelli di assistenza e delle politiche per la salute.
L’attività del nuovo Laboratorio è gestita grazie al supporto di docenti del corso di laurea in medicina e chirurgia, da professionisti e collaboratori delle Aziende sanitarie di Parma e da esperti esterni e si rivolge agli studenti del corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia e agli specializzandi di area sanitaria.
La specificità dell’offerta, basata su attività didattiche elettive e su seminari intensivi, caratterizza il processo di avvio del Laboratorio.
Si tratta di una offerta fortemente contestualizzata nel piano degli studi. Non solo perché formalmente riconosciuta con attribuzione di CFU specifici di arricchimento dei curricula, ma soprattutto perché si collega direttamente alle materie di insegnamento e con esse attiva rapporti e sinergie.
Rilevanza sostanziale assume, nell’offerta formativa, l’esercitazione sul campo.
Essa è pensata e realizzata, in accordo con i diversi soggetti, per dare la possibilità agli studenti di “sperimentare dal vivo”, e non in situazioni simulate, i processi reali e concreti in cui si articola, di volta in volta, il rapporto di prossimità tra sistema sanitario, professionisti, assistenza e ricerca.
Viene quindi costituito un ambiente interdisciplinare ove realizzare percorsi supplementari di ricerca sulla formazione medica, in grado di favorire integrazione e contestualità con il sistema sanitario di riferimento e in evoluzione.
Un luogo di incontro e mediazione tra il sapere scientifico e il contesto generale e particolare in cui il futuro professionista sarà chiamato ad agire.
COMITATO SCIENTIFICO DEL “LABORATORIO PER I SISTEMI SANITARI E L’ORGANIZZAZIONE PER I SERVIZI PER LA SALUTE”
Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma o suo delegato
(in attesa di definizione a seguito dell’istituzione della Facoltà)
Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Parma
Prof. Loris Borghi
Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Parma
Prof. Gian Paolo Ceda
Direttore della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Parma
Prof. Carlo Signorelli
Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Dott. Leonida Grisendi
Direttore Generale dell’AUSL di Parma
Dott. Massimo Fabi
Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Parma
Dott. Pierantonio Muzzetto
Direttore Generale Assessorato Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
Dott. Tiziano Carradori
Direttore Agenzia Sanitaria e Sociale, Area Innovazione Sociale della Regione Emilia-Romagna
Dott. Roberto Grilli
Direttore del Laboratorio
Dott. Nicola Florindo
modificato: | giovedì 11 aprile 2013 |
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