- Massimo Fabi, direttore generale Ausl Parma
- Ettore Brianti, direttore sanitario Ausl Parma
- Rossella Emanuele, referente rapporti con i medici di famiglia Ausl Parma
- Giuseppina Rossi, direttore servizio integrazione e sviluppo dei servizi sanitari territoriali Ausl Parma
- Anna Maria Gazzola, direttore dipartimento assistenza farmaceutica Ausl Parma
- Giovanna Negri, responsabile servizio farmaceutica territoriale Ausl Parma
- Corrado Parodi, segretario provinciale sindacato FIMMG
- Antonio Slawitz, presidente provinciale sindacato SNAMI
- Bruno Agnetti, segretario provinciale sindacato SMI
Medici di famiglia: presentato l'Accordo triennale con Ausl
Ruolo del medico e servizi ai cittadini nell'intesa tra Azienda e sindacati
Parma, 20/09/2012 - E’ stato siglato l’8 agosto scorso l’Accordo Locale per il triennio 2012/2014 dall’Azienda USL di Parma e dalle Organizzazioni Sindacali dei Medici di Medicina Generale FIMMG, SNAMI e SMI. L’Accordo interessa l’attività dei 298 Medici di medicina generale della provincia di Parma. Si tratta di un documento corposo, che ribadisce il ruolo del Medico di famiglia quale principale punto di riferimento per il cittadino e vero soggetto integratore delle cure primarie. Un ruolo che è svolto dal Medico di famiglia nell’ambito di un modello integrato di servizi sanitari, sociali e di reti cliniche, che si fonda su questo principio: “il cittadino deve trovare una risposta esauriente ai propri bisogni di salute per la prevenzione, la cura e la riabilitazione all’interno delle possibilità offerte dal contesto delle cure primarie e, se necessario, con il passaggio in cura al sistema delle cure specialistiche”. Mentre l’ospedale si caratterizza come polo specialistico, dove si prestano cure e assistenza per le patologie acute, il sistema delle cure primarie rappresenta la risposta al bisogno di unitarietà del processo di cura, inteso globalmente come “prendersi cura di”, assumendo sempre di più una connotazione anche di natura preventiva e riabilitativa.
"Grazie a questo accordo - ha dichiarato Massimo Fabi, direttore generale dell'Ausl di Parma - puntiamo a rafforzare ulteriormente l'integrazione tra i medici di medicina generale e tutti gli altri professionisti, dagli specialisti ambulatoriali a quelli ospedalieri, nei servizi socio-sanitari e per la salute mentale. Puntiamo così a una presa in carico integrata dei bisogni di salute dei cittadini nell'arco delle 24 ore, una nuova modalità organizzativa già praticata da anni in questa provincia e che grazie alle Case della Salute riceverà un nuovo impulso".
"L'accordo - ha proseguito Ettore Brianti, direttore sanitario dell'Azienda - è in continuità con quello del triennio precedente: nella sua stesura ha potuto contare sui contributi propositivi e progettuali indicati dagli stessi professionisti rappresentati dai tre sindacati. La qualità delle cure e l'appropriatezza delle prescrizioni sono i due elementi fondanti dell'intesa".
Per facilitare e rendere ancora più incisivo il ruolo del medico di medicina generale, anche il nuovo accordo conferma e prevede il sempre maggior coinvolgimento del Medico di famiglia, non solo nella partecipazione al conseguimento degli obiettivi aziendali ed al governo della domanda di prestazioni sanitarie, ma anche nell’organizzazione delle cure primarie. Rappresentanti dei Medici di famiglia operano in staff alla direzione sanitaria, alla direzione dei quattro distretti e dipartimenti cure primarie, partecipano ai lavori del Collegio di Direzione e sono coordinatori dei 21 Nuclei di Cure Primarie presenti su tutto il territorio provinciale.
Inoltre, il nuovo modello organizzativo di offerta delle cure primarie rappresentato dalle Case della Salute (quelle già attive sono 9, a regime saranno 26 entro il 2014) è il contesto ottimale dove sono presenti le condizioni per realizzare il lavoro multidisciplinare, l’integrazione tra professionisti e l’organizzazione dell’assistenza per livelli di intensità di cura, per rendere più facile il percorso di accesso ai servizi sanitari e sociali e definire nuovi modelli di presa in carico caratterizzati dalla continuità assistenziale. Anche in questo nuovo contesto, il Medico di famiglia è attore fondamentale.
Questi gli obiettivi generali dell’Accordo
- Realizzare la programmazione delle Case della Salute anche attraverso il consolidamento dei Nuclei di Cure Primarie;
- Perseguire l’appropriatezza ed il corretto utilizzo delle risorse assegnate come strumento per il Governo Clinico e la Medicina Basata sull’Evidenza;
- Confermare il ruolo clinico e di integratore delle cure primarie del Medico di medicina generale nella gestione integrata della patologie cronico-degenerative e per la messa in rete dell’assistenza specialistica ambulatoriale;
- Promuovere una più completa integrazione tra medicina del territorio e medicina ospedaliera, attraverso la condivisione di percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la continuità e globalità degli interventi;
- Consolidare le relazioni sempre più efficaci attraverso l’informatizzazione (progetto SOLE);
- Potenziare sempre più la partecipazione dei Medici di famiglia alle campagne di prevenzione ed educazione alla salute, con particolare riferimento ai programmi di screening oncologici, ai programmi di prevenzione delle patologie croniche e alla sorveglianza e prevenzione della fragilità dell’anziano.
Note
Link utili
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Accordo Locale 2012/2014
Approfondimento
modificato: | giovedì 20 settembre 2012 |
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