Nuovi gesti di altruismo e solidarietà per la Casa “Il Ponte”
Doppia donazione per la struttura gestita dall’AUSL che ospita adulti con disabilità
La Casa “Il Ponte” di Fidenza ha un “angolo relax” tutto rinnovato: una libreria, un televisore 42 pollici più lettore dvd, una videocamera full hd con masterizzatore sono appena stati collocati nell’edificio, nuovissimi e pronti ad intrattenere e dilettare ogni ospite del Centro.
E’ questo il nuovo arredamento della Casa acquistato grazie al contributo di un gruppo di cittadini che, desiderando ricordare il loro amico Marcello Adorni, hanno mostrato grande interessamento per la struttura.
Altrettanto proficua pure la seconda donazione: dal ricavato della vendita di una coperta, realizzata dalle corsiste di “Maglia e Cucito” dell’Unitre - Università della terza età- di Fidenza, si è scelto di comprare una sedia per doccia, che semplificherà un’azione consueta, ma spesso gravosa per i residenti nell’edificio. Gli operatori socio-sanitari dell’Ausl che svolgono il loro servizio nella Casa hanno voluto spontaneamente offrire un sostegno concreto in memoria della collega scomparsa Ione Marani e hanno partecipato all’acquisto della sedia, dedicandosi così non solo alle usuali cure e assistenze, ma adoperandosi anche per ottimizzare gli strumenti a disposizione nella struttura di via Piave.
La Casa, gestita dall’Azienda Usl, ma di proprietà del Comune di Fidenza, accoglie oggi fra le sue mura dodici abitanti fissi e undici ospiti che quasi quotidianamente vanno e vengono presso il centro diurno. Accanto al lavoro degli operatori Ausl, anche degli educatori aiutano a gestire e coordinare le attività del Centro, pensate su misura delle persone che lo frequentano. Una fra le attività proposte è la produzione di oggettistica, dunque di porta foto, biglietti e bomboniere, che gli ospiti realizzano sfruttando anche materiale riciclato.
I loro prodotti, apprezzati non solo dalla cittadinanza, ma anche da acquirenti esterni, costituiscono un esempio chiaro della vita del Centro, luogo cuore di relazioni autentiche e senza pretese, che vuole favorire il progresso delle facoltà residue in persone sì disabili, ma ancora perfettamente abili nel provare emozioni e soddisfazioni.
modificato: | giovedì 21 marzo 2013 |
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