- Antonio Balestrino, direttore di presidio Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
- Silvia Paglioli, referente direzione sanitaria Ausl Programma screening uditivo neonatale
- Vincenzo Vincenti, responsabile del Percorso provinciale per la diagnosi e la presa in carico delle disabilità uditive
- Cinzia Magnani, direttore delegato U.O. Neonatologia Az. Ospedaliero-Universitaria
Screening uditivo neonatale: Parma è all'avanguardia
Avviato nel 2010 dalle due Aziende sanitarie, il programma ha interessato oltre 8mila neonati, di cui 21 presi in cura
Parma, 15 maggio 2012 - Diritto alla parola: è questo il messaggio del programma di screening uditivo neonatale universale, avviato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e all’ospedale di Vaio dell’Azienda Usl nel 2010, e successivamente esteso nel giugno 2011 all’ospedale di Borgotaro. Dal 1 gennaio 2012 la Regione Emilia-Romagna ha reso obbligatorio lo screening e l’attivazione dei successivi step necessari all’identificazione e al trattamento precoce dei deficit uditivi infantili in tutti i centri nascita regionali.
Il progetto “screening uditivo neonatale universale” ha lo scopo di diagnosticare e trattare i deficit uditivi congeniti entro i primi 6-12 mesi di vita. Infatti, quanto più è precoce la riabilitazione tanto inferiore è la differenza tra un bimbo normoudente e un bimbo affetto da deficit uditivo in termini di performance comunicative, linguistiche, relazionali e cognitive. SCREENING UDITIVO NEONATALE: LE INFORMAZIONI UTILI
I dati d'attività da gennaio 2010 ad aprile 2012
Il programma di screening
Il percorso è sviluppato in 2 fasi; la prima fase prevede in tutti i punti nascita della provincia di Parma l’effettuazione delle otoemissioni acustiche nei primi 2 giorni di vita del bambino; i bambini in cui si riscontrano problemi vengono indirizzati alla seconda fase dello screening che prevede nuovamente l’effettuazione delle otoemissioni a distanza di 3-4 settimane dal primo esame. In questa seconda fase, i bambini per i quali si conferma la presenza di un problema uditivo vengono avviati ad una valutazione di secondo livello che prevede l’effettuazione dei potenziali evocati uditivi troncoencefalici. Nel caso in cui questi ultimi evidenzino un deficit uditivo, il bambino viene indirizzato verso un ambulatorio specifico dedicato alla sordità infantile, attivo a partire dal gennaio 2011. Una volta confermata la presenza di un’ipoacusia il bambino viene preso in carico dall’unità operativa di Otorinolaringoiatria e Otoneurochirurgia del Maggiore per l’effettuazione di tutti gli esami necessari all’identificazione della causa del deficit e per l’inizio del programma riabilitativo. Quest’ultimo programma, grazie alla collaborazione e all’integrazione del percorso diagnostico-terapeutico tra Azienda Ospedaliero-Universitaria e Azienda USL, prevede, tra le altre cose, la presa in carico del paziente anche da parte dei servizi territoriali di Neuropsichiatria Infantile della AUSL di Parma.
Le due Aziende sanitarie di Parma, inoltre, hanno formalizzato la composizione del Team interaziendale delle disabilità uditive (TADU), che comprende tutti i professionisti ospedalieri e territoriali coinvolti nell’assistenza ai bambini con queste disabilità. La composizione del Team è stata individuata in modo da assicurare la presenza di tutti i professionisti, per garantire la presa in carico complessiva dei bambini e delle loro famiglie, grazie ai servizi territoriali, e la continuità dell’assistenza.
Note
Link utili
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Screening uditivo neonatale
Percorsi della salute
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Sordità infantile: dallo screening alla riabilitazione uditiva
Il corso del 19 maggio 2012
modificato: | martedì 15 maggio 2012 |
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