ALOPERIDOLO, AMISULPIRIDE, CLORPROMAZINA, CLOTIAPINA, FLUFENAZINA, PERFENAZINA, PIMOZIDE, PROMAZINA, SULPIRIDE, TIORIDAZINA, TRIFLUOPERAZINA
Farmaco antipsicotico convenzionale a carico del SSN DA USARE SOLO PER ALCUNE CONDIZIONI
Perchè
Gli antipsicotici convenzionali non dovrebbero essere utlizzati per problemi comportamentali di demenza nei soggetti anziani a meno che le alternative non-farmacologiche non hanno portato benefici e il paziente mostra instabilità potenzialmente dannosa per se stesso o per altri.
Quando appropriato
Gli antipsicotici hanno parziale efficacia nel trattamento di psicosi ed aggressività associate a demenza. In considerazione degli effetti collaterali potenzialmente gravi degli antipsicotici, il loro impiego deve essere ristretto a situazioni di rischio, o di estrema sofferenza per il paziente o per chi lo assiste, e possibilmente limitato nel tempo. Dovrebbero essere evitate le associazioni di antipsicotici. In tali situazioni, la prima scelta terapeutica rimane il trattamento non farmacologico; se necessario ricorrere all’antipsicotico, si suggerisce di contenerne quanto più possibile le prescrizioni.
Quali alternative
Attualmente non ci sono prove per consigliare l'impiego dei cosiddetti stabilizzatori dell'umore nei disturbi comportamentali delle persone con demenza.
Altro
La letteratura piu’ recente ha dimostato con chiarezza che sia gli antipsicotici convenzionali che quelli atipici incrementano il rischio di eventi cardiovascolari (stroke) e mortalita’ in soggetti affetti da demenza.
modificato: | lunedì 6 agosto 2018 |
---|