REPAGLINIDE (Glinidi)
Farmaco antidiabetico a carico a del SSN sempre DA EVITARE
Perchè
Le glinidi (in Italia è disponibile solo la repaglinide) sono farmaci insulino-secretori strutturalmente differenti dalle sulfaniluree. L’azione ipoglicemizzante (glucosio indipendente) delle glinidi è rapida e transitoria quindi particolarmente utile nel controllo della iperglicemia postprandiale. Tuttavia il rischio di ipoglicemia sembra essere superiore a quello delle sulfaniluree.
Quali alternative
Modifiche stili di vita (corrette scelte alimentari, attività fisica, etc.). Metformina, insulina, altri farmaci normo-glicemizzanti, a seconda delle caratteristiche del farmaco e delle relative condizioni cliniche del paziente (insufficienza renale, scompenso cardiaco, altro).
Altro
La possibilità di assumere le glinidi subito prima del pasto e di ometterne la somministrazione se il pasto viene saltato, ne favorisce la scelta nei soggetti regimi alimentari irregolari.
Secondo alcuni autori, possono essere somministrate in pazienti con insufficienza renale (fino a 20-30 ml/min/1,73 m2), anche se l’indicazione non esiste in scheda tecnica. Non sono stati condotti studi clinici in pazienti con età >75 anni, e nemmeno studi di associazione con insulina, glitazoni, sulfaniluree e acarbosio. L’uso di repaglinide potrebbe essere associato anche a una aumentata incidenza di sindrome coronarica acuta, probabilmente per un effetto sul precondizionamento ischemico; tuttavia, un ampio studio osservazionale retrospettivo non avrebbe rilevato differenze significative nei pazienti trattati con repaglinide o metformina relativamente al rischio di mortalità cardiovascolare e per tutte le cause, indipendentemente dalla presenza o meno di un pregresso evento cardiaco.
L’effetto ipoglicemizzante della repaglinide può essere aumentato e/o prolungato da: gemfibrozil, claritromicina, itraconazolo, ketoconazolo, trimetoprim, ciclosporina, deferasirox, clopidogrel, altri farmaci antidiabetici, inibitori delle monoaminoossidasi, betabloccanti non selettivi, ACE-inibitori, salicilati, FANS, octeotride, alcool, e steroidi anabolizzanti.
Riferimenti bibliografici:
- Hueb W, Uchida A, Gersh B, et al. Effect of a hypoglycemic agent on ischemic preconditioning in patients with type 2 diabetes and stable angina pectoris. Coron. Artery Dis. 2007;18(1):55-59.
- Schramm TK, Gislason GH, Vaag A, et al. Mortality and cardiovascular risk associated with different insulin secretagogues compared with metformin in type 2 diabetes, with or without a previous myocardial infarction: a nationwide study. Eur. Heart J. 2011;32:1900-1908.
- Papa G, Fedele V, Rizzo MR, et al.; Safety of type 2 diabetes treatment with repaglinide compared with glibenclamide in elderly people: a randomized, open-label, two-period, cross-over trial. Diabetes Care 2006;29:1918-20.
modificato: | mercoledì 1 agosto 2018 |
---|