Appropriatezza prescrittiva dei farmaci nella popolazione anziana
Progetto rivolto ai medici di medicina generale e agli specialisti realizzato da AUSL Parma in collaborazione con la Thomas Jefferson University
Continua a crescere il numero di anziani in Italia: secondo un recente rapporto Istat sono 13,5 milioni le persone over 65, più di un quarto (esattamente il 22,3%) della popolazione, con un’aspettativa di vita che ha raggiunto il record di 80,1 anni per gli uomini e 84,6 anni per le donne. Dunque una popolazione anziana e longeva, inevitabilmente più esposta all’aumento progressivo di malattie e di conseguenza ad un eccessivo utilizzo di farmaci (polimedicazione).
È in questo il contesto, caratterizzato da molte variabili e complessità cliniche, che ogni tipo di medico, a cominciare dal medico di medicina generale, primo punto di riferimento per la salute dei cittadini, per finire allo specialista, deve operare.
La prescrizione di farmaci rappresenta un atto medico di grande responsabilità ed è quindi fondamentale che il professionista abbia a disposizione strumenti che, in base alle evidenze disponibili, facilitino una corretta scelta prescrittiva negli anziani. Ed è proprio questo l’obiettivo della collaborazione tra l'Azienda USL di Parma e la Thomas Jefferson University (TJU), che dal 2007 hanno sviluppato un ampio progetto volto al disegno, realizzazione e diffusione di strumenti clinico-analitici che aiutino a valutare l'appropriatezza prescrittiva dei farmaci nella popolazione anziana.
In queste pagine vengono dunque presentati dati e risultati dei due filoni oggetto di ricerca e studio:
1. La lista dei farmaci inappropriati e le possibili alternative terapeutiche
2. La deprescrizione, ossia la cessazione dei farmaci ritenuti non più necessari e relativi algoritmi per la deprescrizione di categorie di farmaci non più necessari nel paziente anziano
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