Assenze ingiustificate nel pubblico impiego: 3 dipendenti dell’AUSL di Parma licenziati dal 2005

Non è dell’AUSL di Parma il primato delle assenze ingiustificate: i 150 giorni dichiarati da Repubblica e da Studio aperto di Italia 1 non sono esatti. Lazzarato: “Eseguiti controlli periodici e a campione sulle presenze-assenze dei dipendenti. Applicati gli istituti contrattuali, per il regolare svolgimento dei procedimenti disciplinari”

Sono 3 i dipendenti dell’Azienda USL di Parma licenziati, dal 2005 ad oggi, perché assenti ingiustificati dal lavoro.

In nessuno dei tre casi, però, l’assenza ingiustificata è durata 150 giorni, come invece annunciato oggi, nelle pagine di Repubblica – imprese e mercati - e al tg di Studio aperto (Italia 1).

Vengono eseguiti regolarmente controlli a campione sulle presenze-assenze del personale dipendente – afferma Maria Lazzarato direttore generale dell’AUSL di Parma – Negli ultimi anni, cioè dal 2005, a seguito di regolari procedimenti disciplinari, nel rispetto degli istituti contrattuali, si è provveduto al licenziamento di tre persone.

Ma mai – ribadisce il direttore – un’assenza ingiustificata si è protratta così a lungo (150 giorni).

Nel 2006, un nostro dipendente è stato assente per quattro mesi, per malattia, giustificata da regolare certificazione, comprovata anche dalle diverse visite del medico fiscale. Terminato il periodo di malattia, la persona non si è presentata al lavoro. E’ scattato, quindi, il procedimento disciplinare, che ha portato al suo licenziamento. Il periodo di assenza ingiustificata era ben più breve, circa un mese”.

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modificato:martedì 27 maggio 2008

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