Automediche a San Secondo: “Il sistema di emergenza territoriale garantisce alla popolazione della Bassa tutti i livelli necessari di sicurezza sanitaria, tempestività e qualità dell’assistenza 24 ore su 24”

26/07/2018 - Il direttore dell’Unità operativa e il direttore generale Ausl , dopo le notizie sulla stampa di oggi, ribadiscono che “sono costantemente assicurate ai cittadini tutte le risposte assistenziali nei tempi previsti e con le procedure corrette”

“Il servizio di emergenza territoriale è una rete provinciale estremamente efficiente e competente, costituita da qualificate risorse umane professionali, da attrezzature e tecnologie avanzate, che è perfettamente in grado 24 ore su 24, grazie al sistema 118 e al volontariato, di assicurare elevati standard di qualità e di sicurezza dell’assistenza in ogni suo nodo, dunque per tutti i cittadini della provincia di Parma, compresa la popolazione della Bassa e quindi inclusi gli abitanti di San Secondo”.

Dopo la notizia sulla stampa di oggi dell’esposto all’Autorità giudiziaria da parte di un sindacato della sanità per le automediche a San Secondo, interviene così il direttore dell’Unità operativa di emergenza territoriale, Luca Cantadori, oltre alla direzione dell’Azienda Usl.

Possiamo assolutamente garantire - continua il primario - che ogni nostro intervento in emergenza, a qualunque ora e per i cittadini di qualunque comune della provincia, dispone di tutte le condizioni necessarie per rispondere ai bisogni di salute e di cura di chi lo ha richiesto, grazie agli altissimi livelli di sicurezza, tempestività e competenza di tutti i professionisti e della loro organizzazione nella rete provinciale”.

La rete provinciale di emergenza territoriale è formata da 32 postazioni di soccorso, che si avvalgono di 10 automediche e cinque postazioni di ambulanza infermieristica, cui si aggiungono l’elisoccorso e le 24 sedi con medico di guardia medica. Nella maggior parte dei casi il medico presente sulle automediche si occupa di emergenza territoriale e di continuità assistenziale. Nel nostro sistema provinciale lavorano circa 40 medici dell’Azienda Usl o presso le associazioni di volontariato. Sono circa 25 gli infermieri che si occupano del soccorso territoriale e della operatività della centrale operativa Emilia-ovest. I nodi della rete, tranne Fidenza, San Secondo e Borgotaro, sono gestiti da associazioni di volontariato accreditate dalla Regione e in convenzione con l’Azienda sanitaria.

“Sono due i principali fattori di eccellenza del nostro sistema provinciale – prosegue Cantadori -: la ridondanza dei mezzi, in quanto nella nostra rete sono operative 10 automediche mentre la normativa nazionale ne imporrebbe solo due; una quota superiore alla media nazionale di pazienti ad alta criticità clinica assistita da operatori con più elevati profili professionali”.

“Proprio queste caratteristiche del sistema e la sua capillarità permettono di gestire eventuali temporanee carenze in uno o più nodi della rete provinciale senza problemi o abbassamento dei livelli di garanzia per la sicurezza dei cittadini. Per i quali, dunque, sono costantemente assicurate tutte le risposte assistenziali nei tempi previsti e con le procedure corrette”,  aggiunge il direttore generale Ausl Elena Saccenti.

Che ribadisce: “E’ vero e lo diciamo pubblicamente da settimane: si sta registrando anche in provincia di Parma, come nel resto della regione e d’Italia, una momentanea carenza di professionisti nell’area dell’emergenza, per la quale abbiamo messo in campo una serie di azioni fin da settembre 2017, con la richiesta alla Regione per le  prime due zone carenti da coprire”.

Sono inoltre state utilizzate le graduatorie dei medici dell’emergenza-territoriale, ed è stato pubblicato un avviso per il conferimento di incarichi libero professionali a medici che hanno dato la loro disponibilità a coprire alcuni turni. Nonostante questo, nell’immediato e per pochi giorni (quattro turni in luglio) , in accordo con la Centrale Operativa 118, è stata definita una rimodulazione straordinaria e temporanea dei turni del servizio di emergenza-urgenza territoriale a San Secondo, che viene quindi assicurato dalle automediche di Fidenza, Parma e Colorno nelle quattro giornate.

Questa rimodulazione non ha nessun impatto sulla sicurezza sanitaria in emergenza dei cittadini che vivono in questo territorio: questo è un fatto incontrovertibile – conclude Saccenti -. Di questo abbiamo dato ampia e documentata informazione alle Amministrazioni comunali della Bassa interessate, in un incontro il 16 luglio con sindaci e assessori dei Comuni di San Secondo, Soragna, Sissa-Trecasali, Busseto e Roccabianca”.

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modificato:giovedì 26 luglio 2018

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