Carcinoma alla mammella esperti a confronto

Domani, 30 gennaio, al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. Un evento organizzato dal Dr. Giovanni Maria Conti, responsabile del programma di screening mammografico provinciale, con il patrocinio dell’Azienda USL di Parma.

Si svolgerà domani, 30 gennaio, a partire dalle 8.30, al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore, con il patrocinio dell’Azienda USL di Parma, la riunione dei gruppi regionali Emilia-Romagna, Liguria e Lombardia della Senologia S.I.R.M. (Società Italiana Radiologia Medica), organizzata dal Dr. Giovanni Maria Conti, Responsabile del Programma di Screening Mammografico Provinciale.
 
Le tematiche affrontate riguarderanno il carcinoma della mammella, che rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne, con conseguente prima causa di mortalità per patologia neoplastica.

Anche se questi dati possono suscitare un comprensibile timore, le ultime rilevazioni inerenti alla sopravvivenza relativa, offrono un ampio spiraglio all’ottimismo: infatti dimostrano che, in particolare in Emilia Romagna, l’87,1% delle donne affette da neoplasia mammaria ha una sopravvivenza a 5 anni, e che per le piccole lesioni neoplastiche non palpabili, diagnosticate allo stadio precoce, la sopravvivenza oscilla fra il 90 ed il 95%. Inoltre, l’aumento di incidenza registrato negli ultimi anni, in base agli studi più recenti, sembra stia rallentando.

Quindi, si guarisce sempre di più, grazie alla diagnosi precoce della malattia ed al miglioramento delle strategie terapeutiche.

La metodica diagnostica più efficace per riconoscere il carcinoma mammario allo stadio iniziale, è senza dubbio la mammografia, supportata dagli esami complementari come ecografia, risonanza magnetica, esame citologico ed esame microistologico. Per garantire che tutto il percorso dedicato alla diagnosi precoce sia realmente ottimizzato e tale da fornire  risultati soddisfacenti, è necessario monitorare periodicamente che il sistema funzioni alla perfezione, sia dal punto di vista organizzativo, che gestionale, che sotto l’aspetto di disponibilità di personale e di attrezzature.

Per questo motivo, prima dell’estate 2008, è stato inviato a tutte le strutture in ambito pubblico, che nelle tre regioni svolgono attività di diagnostica senologica, sia clinica, che di screening, un questionario con lo scopo di conoscere la mole e l’organizzazione del lavoro, la dotazione di personale e di attrezzature, nonché gli eventuali punti di sviluppo.

Questo è, in ultima analisi, lo scopo della riunione di domani: conoscere e commentare i risultati del questionario per proporre percorsi di miglioramento tecnico professionale e gestionale e ricercare le soluzioni più idonee per garantire alla popolazione femminile gli strumenti più efficaci per la diagnosi precoce, a tutela della salute.

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modificato:venerdì 13 febbraio 2009

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