La demenza: il paziente, la famiglia

Venerdì 19 novembre, dalle 9 alla Camera di commercio un convegno promosso da Provincia e Ausl

La demenza è una malattia che cresce ogni anno anche nel nostro territorio, e che si manifesta anche prima della soglia dei 65 anni. Ed è una “malattia sociale”, perché non coinvolge solo l’individuo che ne è affetto ma anche la famiglia e la rete sociale in cui esso è inserito.

Proprio a questo, non solo alla demenza ma alla sua “dimensione sociale”, cioè al contesto che sta intorno al malato, è dedicato il convegno “La cura delle persone affette da demenza e le relazioni di aiuto alle famiglie”, organizzato dalla Provincia e dall’Azienda Usl per venerdì 19 novembre a partire dalle 9 alla Camera di commercio.

Sarà un’occasione per riflettere sulla malattia, con le cifre relative a Parma e al Parmense, ma anche per fare il quadro della situazione territoriale a dieci anni dall’avvio del Progetto regionale demenze, con il quale nel 1999 la Regione Emilia-Romagna ha definito linee guida e interventi attuativi con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità delle cure e della vita delle persone dementi e dei loro famigliari attraverso la creazione di una rete di sostegno e d’azione integrata.

Il convegno, che fa parte del percorso formativo promosso da Provincia e Ausl “Avere cura di chi cura”, vuole essere una riflessione a più voci sullo “stato dell’arte” ad oggi: cosa è stato fatto in questi 10 anni, quali i percorsi di miglioramento, quali le azioni di sostegno concreto alla persona malata, alla famiglia e anche a chi cura.

Tre le sessioni previste: nella prima si farà una panoramica sulla situazione dei servizi, nella seconda si affronterà il tema cruciale del sostegno alla famiglia e a chi si prende cura, nella terza si analizzerà come i servizi si stanno raccordando tra loro.

L’appuntamento prenderà il via alle 9 con i saluti del presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, e di Fabrizio Pallini, vice presidente della Ctss e delegato del sindaco alla Sanità del Comune di Parma. Seguirà la proiezione di un contributo video originale del regista Pupi Avati, registrato appositamente per il convegno, e di alcuni stralci del suo film “Una sconfinata giovinezza”, che tratta il tema della malattia di Alzheimer.

La prima sessione del convegno, “I servizi si raccontano”, sarà moderata da Rita Cavazzini, direttore delle attività socio-sanitarie dell’Ausl. Dalle 11 si terrà la seconda sessione, “Il sostegno alla famiglia e a chi si prende cura”, moderata dal presidente dell’Age Emilia Romagna Piero Angelo Bonati e dedicata in gran parte alle esperienze e testimonianze delle associazioni di volontariato e dei servizi. Dalle 14,30, dopo la pausa pranzo, la terza e ultima sessione, “L’integrazione professionale e organizzativa nella cura della persona affetta da demenza e nel sostegno alla famiglia”, moderata da Lucio Belloi, consulente della Provincia, e Giovanni Gelmini, direttore del Dipartimento Cure primarie del Distretto Valli Taro e Ceno. Alle 16,30 le conclusioni della giornata, affidate al direttore generale dell’Azienda Usl Massimo Fabi.

Il seminario è gratuito e con obbligo di prescrizione.
Programma dettagliato e scheda d’iscrizione sono scaricabili negli allegati.

Segreteria organizzativa
Tel: 0521 931322, fax: 0521 931318 e-mail:g.mazzolenis@provincia.parma.it 

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modificato:venerdì 19 novembre 2010

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