Domiciliarità comunitaria, siglato Protocollo d'intesa tra Ausl, Comune
di Parma e Cons.Solidarietà Sociale
L'accordo prevede azioni e progetti ("Le case ritrovate") a sostegno delle persone disabili,
con il contributo di Fondazione Cariparma
Il Comune di Parma – Agenzia Politiche per i Disabili, l’Azienda USL – Distretto di Parma - ed il Consorzio Solidarieta’ Sociale hanno firmato il 18 marzo un protocollo d’intesa che intende recepire e sviluppare un nuovo modello d’intervento a supporto delle persone con disabilità e delle famiglie che vivono il delicato problema del “dopo di noi”.
Questo nuovo modello d’intervento ha avuto come cantiere il progetto “Le case ritrovate” , sostenuto fin dall’inizio da Fondazione Cariparma (e ora anche dai Piani di Zona di Parma e Fidenza) e realizzato grazie al lavoro che le cooperative sociali del Consorzio Solidarietà Sociale hanno condotto a fianco delle famiglie sul tema della domiciliarità e dell’Amministratore di sostegno: la domiciliarità di tipo comunitario come modello possibile oltre ai servizi tradizionali (centri residenziali e gruppi appartamento).
Il Protocollo d'intesa che firmiamo oggi - dichiara la direttrice del Distretto di Parma dell'Azienda Usl, Giuseppina Ciotti - consente di dare ulteriore impulso ai servizi di domiciliarità comunitaria, un innovativo modello di supporto per l'inclusione sociale delle persone con disabilità. Questi utenti potranno così contare, oltre che sui servizi sanitari, anche su reti di sostegno condivise, in grado rispondere alle necessità quotidiane di socialità e realizzazione individuale. Un obiettivo che è possibile raggiungere anche grazie alla costante collaborazione tra Comune, Azienda sanitaria e cooperazione sociale".
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modificato: | giovedì 18 marzo 2010 |
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