Fotovoltaico, le linee guida
per gli impianti a terra
Sottoscritte da Provincia, Arpa e Ausl per dare indicazioni specifiche ai cittadini
La tutela del paesaggio, la sicurezza dell’area e dell’impianto, il ripristino finale del luogo: sono queste le priorità che devono accompagnare lo sviluppo del fotovoltaico a Parma e nel Parmense.
Per questo, Provincia, Arpa e Ausl di Parma hanno sottoscritto questa mattina, nell’Ente di piazza della Pace, le “linee guida” che hanno l’obiettivo di rendere omogenei, dal punto di vista progettuale, gestionale e ambientale, tutti gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici a terra sul territorio provinciale.
Sono sempre di più i cittadini che chiedono autorizzazioni per poter installare impianti fotovoltaici: è quindi fondamentale dare loro delle indicazioni specifiche in modo che si possano ridurre fortemente gli impatti degli impianti. Se opportunamente progettati e messi in funzione, gli impianti fotovoltaici comportano impatti generalmente poco rilevanti e gli effetti sull’ambiente possono essere mitigati.
“Noi stiamo lavorando per realizzare il Piano provinciale per lo Sviluppo delle fonti rinnovabili, di cui il fotovoltaico è parte integrante: per questo abbiamo deciso di creare le condizioni perché sul territorio si possano realizzare impianti di questo tipo cercando di inserirli nel miglior modo possibile nel contesto ambientale – ha detto l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, che ha aggiunto: “Le linee guida sono fondamentali nel caso di impianti fotovoltaici a terra perché, essendo di grandi dimensioni, sono questi che destano maggiore interesse nei cittadini e che al contempo creano le maggiori problematiche. Indicazioni che risultano ancora più importanti se si pensa che non esistono leggi nazionali che regolamentano questa materia specifica”.
In particolare, le linee guida riguardano i temi dell’occupazione del suolo, della tutela del paesaggio, dell’inquinamento luminoso, acustico e atmosferico. E ancora, la fase di costruzione, esercizio e manutenzione dell’impianto, lo smaltimento, il ripristino del luogo e la dismissione.
“Noi abbiamo lavorato maggiormente sull’aspetto della sicurezza sul lavoro, che riguarda non solo la fase di costruzione degli impianti ma anche la loro manutenzione – ha spiegato il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Parma Gianluca Pirondi -. Oltre alla sicurezza, abbiamo dato importanza anche ad altre tematiche, come la questione ambientale o l’impatto visivo: tutti aspetti da tenere in considerazione se si vuole installare un impianto”.
“A Parma sono già stati presentati oltre 60 progetti di impianti fotovoltaici a terra di grandi dimensioni, sopra 1 Mw: un’alta richiesta che ci ha messo di fronte a un impegno notevole dal punto di vista tecnico e per la quale non eravamo adeguatamente preparati – ha affermato Riccardo Franchini, responsabile del Servizio Sistemi ambientali dell’Arpa di Parma –. Grazie a questa sottoscrizione invece ognuno saprà come comportarsi in modo che questa nuova sorgente di energia sia installata nel pieno rispetto delle norme ambientali”.
I principali problemi che gli impianti fotovoltaici a terra possono generare riguardano soprattutto il ripristino dell’utilizzo originario dei terreni, una volta dismessi gli impianti, e l’eventuale impatto sul paesaggio circostante. Per questo, le linee guida prevedono ad esempio la posa di siepi autoctone intorno all’impianto, la copertura dei cavidotti con terra, l’utilizzo di materiali prefabbricati, il corretto smaltimento degli imballaggi, il divieto di usare diserbanti e il mantenimento delle aree verdi. Le forme condivise di mitigazione sono fondamentali se l’area scelta per l’installazione dei pannelli è a vocazione agricola: in questo caso, dopo aver verificato le condizioni di sicurezza ambientale, occorre seguire “regole” precise. Dove è possibile, si cerca comunque di indirizzare la localizzazione degli impianti in aree marginali da recuperare (ex cave, discariche, depositi di materiali inerti) o in aree destinate a parcheggi.
Le linee guida per i privati si affiancano al progetto “Fotovoltaico insieme” ideato e coordinato dalla Provincia per promuovere la realizzazione di campi fotovoltaici in ogni comune: impianti pubblici per la produzione di energia pulita, con l’obiettivo ambizioso di generare almeno 50Mw coprendo così circa il 10% del fabbisogno elettrico del Parmense. Il piano ha già permesso di avviare 19 gare nei Comuni, mentre 3 stanno per partire.
Il progetto prevede, in una prima fase, la realizzazione insieme ai Comuni delle opere a terra, interventi che garantiscono un buon rapporto fra costo dell’investimento e risultato in termini di energia prodotta. Successivamente si passerà a verificare la fattibilità di impianti sui tetti degli edifici pubblici.
modificato: | mercoledì 19 maggio 2010 |
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