Gioco d'azzardo: come uscirne?

Se ne parla a San Secondo, il 22 febbraio, alla Casa della Salute, all’incontro di educazione sanitaria dell’AUSL

05/02/2018 - La dipendenza da gioco d’azzardo definita “l’eroina del nuovo millennio” è una malattia che riguarda sempre più persone. E i danni che provoca non ricadono solo sui singoli, ma anche su familiari e amici. Per questo è importante  riconoscere i sintomi e sapere a chi rivolgersi, per chiedere aiuto. Solo nel 2016, sono state 93 le persone seguite dai servizi dell’AUSL per uscire dalla dipendenza, di cui 33 nuovi casi.

Si parlerà di questa patologia e di come guarire il 22 febbraio alla Casa della Salute di San Secondo. All’incontro di educazione sanitaria “Il tè del giovedì”, con inizio alle 17, intervengono le professioniste dell’AUSL Simonetta Gariboldi, psichiatra,  Nadia Cantarelli, educatrice e Donatella Anelli, assistente sociale, insieme a  Gianandrea Borelli psicologo del Centro per le Famiglie di Fidenza e ai Volontari dello sportello d’ascolto “Giocatori Anonimi” di Parma.

E’ un’iniziativa dell’AUSL di Parma. L’ingresso è libero e la cittadinanza è invitata a partecipare. Come d’abitudine sarà offerto il tè.

 

 

Note

QUANDO IL GIOCO DIVENTA UNA DIPENDENZA

Se giochi spesso d’azzardo, se ti capita di giocare somme superiori a quello che ti puoi permettere, se torni a giocare nel tentativo di rifarti delle perdite, se nascondi agli altri la frequenza e l’entità delle giocate e se non riesci a smettere anche se vorresti, allora per te il gioco non è più un divertimento, ma una dipendenza. Il gioco d’azzardo patologico è una malattia che si può curare. Rivolgiti con fiducia ai Servizi per le dipendenze dell’AUSL. L’accesso è libero, gratuito ed è garantita la massima riservatezza. Info su sedi e orari 

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modificato:lunedì 19 febbraio 2018

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