Inaugurata la nuova centrale termica a cippato dell’Ospedale Santa Maria

Ausl, Provincia di Parma e Comune di Borgotaro hanno presentato il nuovo impianto a biomassa, l'unico in una struttura ospedaliera della Regione

Produrre energia termica coniugando eco-sostenibilità energetica e tutela dell’ambiente.

È questo il risultato raggiunto con la realizzazione della centrale termica a cippato dell’Ospedale “Santa Maria” di Borgo Val di Taro dell’Azienda Usl di Parma, che è stata inaugurata Martedì 16 novembre 2010 nella Sala del Museo delle Mura - Via Cesare Battisti  a Borgo Val di Taro.

Si tratta di un impianto innovativo che garantirà il 50% del calore necessario a riscaldare l’intero presidio ospedaliero, oltre a produrne l’acqua calda sanitaria.

Il cippato, combustibile ecologico derivato dalla lavora­zione del legno, è fornito da una filiera di approvvigiona­mento locale, in collaborazione con imprese ed operatori forestali del territorio, contribuendo così anche alla tutela e corretta gestione paesaggistico-boschiva delle vallate interessate.

L’impianto a cippato, al momento l’unico installato in una struttura ospedaliera dell’Emilia-Romagna, si integra con l’attuale centrale termica alimentata a gas metano dell’Ospedale. Il funzionamento e la regolazione della nuova caldaia a cippato sono interamente automatizzate, e prevedono un sistema automatico di evacuazione delle ceneri e di pulizia degli scambiatori di calore.

Al convegno, prima dell'inaugurazione della nuova cen­trale, è stato presentato l’impianto, le azioni e le linee di finanziamento garantite dalla Pro­vincia di Parma - nell’ambito del PSR della Regione Emilia-Romagna - che ne hanno reso possibile la realizzazione, del ruolo e degli Accordi di filiera tra Enti locali e operatori economici del territorio.

Sono intervenuti:

  • Massimo Fabi, Direttore Generale AUSL Parma
  • Giuseppina Frattini, Direttore del Distretto “Valli Taro e Ceno” AUSL Parma
  • Salvatorangelo Oppo, Sindaco del Comune di Borgo Val di Taro e Presidente del Comitato di Distretto
  • Pier Luigi Ferrari, Vicepresidente della Provincia di Parma
  • Renato Saviano, Dipartimento Tecnico e delle Tecnologie AUSL Parma
  • Vittorio Romanini, Nicola Dall’Olio, Servizio Agricoltura e Risorse Naturali Provincia di Parma
  • Antonio Mortali, Consorzio Comunalie Parmensi

In allegato locandina e programma

Note

Cos’è il cippato?
Il cippato è legno ridotto in scaglie con dimensioni variabili da alcuni millimetri ad un paio centimetri. Viene prodotto a partire da tronchi e ramaglie attraverso la cippatrice. Può essere utilizzato come combustibile o come materia prima per processi industriali. Il cippato, come le altre biomasse ligno-cellulosiche, è una fonte rinnovabile in quanto le materie di scarto rappresentano la materia prima per la crescita delle specie vegetali di origine in un ciclo chiuso a scala globale. Condizione necessaria è che il prelievo dalla sorgente non sia superiore all'accrescimento della stessa. Il cippato può essere prodotto da scarti di lavorazioni agricole e forestali o da colture dedicate (short rotation). Il cippato è utilizzato sia per la generazione elettrica che per produrre calore o in forma combinata in impianti di cogenerazione
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modificato:giovedì 18 novembre 2010

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