Legge 210: pagati tutti gli arretrati
Oltre un milione e trecento mila euro. 38 le persone interessate nella nostra provincia
L’Azienda USL di Parma ha corrisposto, nel complesso, un milione e trecentocinquantasettemila euro a titolo di arretrati, per gli anni 2007 e 2008, a favore di 38 persone, nella nostra provincia, che sono state contagiate dai virus dell’epatite e dell’HIV, attraverso trasfusioni di sangue e somministrazione di emoderivati.
Nel 1992, con legge 210, infatti, il legislatore italiano ha previsto il riconoscimento di un equo indennizzo a favore di chi, a seguito di emotrasfusione e somministrazione di emoderivati, ha subito un danno alla salute irreversibile.
L'indennizzo consiste in un assegno bimestrale vitalizio, una sorta di "pensione" di importo sensibilmente variabile a seconda della gravità dell'infermità riportata. Nel corso degli anni, il testo originario della Legge n. 210/92 ha subito diverse modifiche ed integrazioni ed ha dato luogo a non poche difficoltà sia di carattere interpretativo che all'atto dell'applicazione pratica.
L’indennizzo decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Chi beneficia dell’indennizzo è esente da spese sanitarie e dalla quota fissa per la ricetta medica, limitatamente alle prestazioni sanitarie per la diagnosi e la cura della patologia stessa.
I fondi per corrispondere gli indennizzi ai sensi della legge 210 arrivano dal Ministero della Salute alle Regioni e, da queste, alle Aziende USL, che provvedono al pagamento a favore dei cittadini.
Il pagamento dei ratei bimestrali è sempre stato regolare, mentre si erano accumulati ritardi per quanto riguarda gli arretrati, problema, questo, ora risolto.
Nel 1992, con legge 210, infatti, il legislatore italiano ha previsto il riconoscimento di un equo indennizzo a favore di chi, a seguito di emotrasfusione e somministrazione di emoderivati, ha subito un danno alla salute irreversibile.
L'indennizzo consiste in un assegno bimestrale vitalizio, una sorta di "pensione" di importo sensibilmente variabile a seconda della gravità dell'infermità riportata. Nel corso degli anni, il testo originario della Legge n. 210/92 ha subito diverse modifiche ed integrazioni ed ha dato luogo a non poche difficoltà sia di carattere interpretativo che all'atto dell'applicazione pratica.
L’indennizzo decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Chi beneficia dell’indennizzo è esente da spese sanitarie e dalla quota fissa per la ricetta medica, limitatamente alle prestazioni sanitarie per la diagnosi e la cura della patologia stessa.
I fondi per corrispondere gli indennizzi ai sensi della legge 210 arrivano dal Ministero della Salute alle Regioni e, da queste, alle Aziende USL, che provvedono al pagamento a favore dei cittadini.
Il pagamento dei ratei bimestrali è sempre stato regolare, mentre si erano accumulati ritardi per quanto riguarda gli arretrati, problema, questo, ora risolto.
modificato: | venerdì 9 gennaio 2009 |
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