In merito alla vicenda della Casa Famiglia “Il focolare”, interviene l’Azienda USL di Parma
La struttura “Il focolare” è una casa famiglia, non una casa di riposo, come impropriamente dichiarato su alcuni giornali locali
La casa famiglia è una struttura che deve accogliere al massimo 6 ospiti, è rivolta a diverse tipologie di utenti – minori, disabili, anziani – e non è soggetta all’obbligo di autorizzazione al funzionamento.
Per iniziare l’attività è necessaria una “dichiarazione di inizio attività” da presentare al Sindaco.
Nella dichiarazione devono essere esplicitate: la denominazione e indirizzo, numero di utenti, caratteristiche dell’utenza (anziani, minori…), numero e qualifica del personale che vi opera, modalità di accoglienza dell’utenza, retta richiesta.
L’Azienda USL è coinvolta nella verifica di queste strutture se e quando attivata dal Comune.
La casa di riposo - struttura residenziale per anziani non autosufficienti di grado lieve, dove è assicurata prevalentemente attività socio-assistenziale – è invece soggetta ad autorizzazione al funzionamento. Per svolgere la propria attività necessita di una autorizzazione – rilasciata dal Sindaco del comune dove è ubicata la struttura – previo parere di una apposita Commissione del dipartimento di sanità pubblica dell’AUSL. La normativa regionale fissa i criteri e i parametri strutturali, organizzativi e funzionali, che la struttura deve avere.
La casa di riposo, quindi, è soggetta a controlli di vigilanza e ispezione, da parte dell’AUSL, che interviene sia in modo autonomo (attività programmata), che su richiesta di Comune, dei NAS, …
Nel merito della questione.
Le risultanze di tutte le ispezioni avevano evidenziato la non conformità della struttura viste alcune criticità gestionali e strutturali, per le quali erano stati richiesti i necessari adeguamenti. In assenza di tali interventi – conclude il direttore - è stata emessa l’ordinanza comunale di cessazione dell’esercizio dell’attività”.
modificato: | venerdì 29 febbraio 2008 |
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