Morbillo: due i ricoverati, salgono a 11 i casi sospetti

Prosegue la sorveglianza sul sospetto focolaio a Parma e provincia, segnalato da venerdì. All'ospedale Maggiore stabili ma in miglioramento i due pazienti

14/05/2018 - Prosegue la sorveglianza sanitaria sul sospetto focolaio di morbillo a Parma e provincia, segnalato venerdì scorso. Ad oggi sono due i casi confermati e 11 le persone sospette – tutte adulte – che presentano i tipici sintomi del virus, per le quali si è in attesa degli esiti degli esami di laboratorio. 

Leggi il comunicato di venerdì 11 maggio.

Al caso già accertato, l'uomo 59enne ricoverato a Parma dalla scorsa settimana le cui condizioni di salute sono stabili e in progressivo miglioramento, si è aggiunto da domenica scorsa un secondo caso confermato: si tratta di un 29enne, anche lui ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Parma. Per gli 11 casi sospetti, il personale del Servizio Igiene pubblica dell'Ausl ha iniziato i prelievi di sangue e del tampone faringeo per stabilire con certezza se si tratta di morbillo. Il materiale raccolto verrà inviato e analizzato nei laboratori dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. 

Continua intanto l’indagine epidemiologica da parte dei professionisti dell'Igiene pubblica dell’Ausl che, in collaborazione con il Servizio di Medicina preventiva e Igiene Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, stanno ricostruendo i contatti che i casi segnalati hanno avuto nei giorni scorsi, intervenendo tempestivamente con le procedure previste. A parenti e amici entrati in contatto con i malati, l’AUSL propone la vaccinazione, se non è già stata effettuata.

IL MORBILLO: CHE COSA E’ E COME SI CURA

Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Si trasmette solo nell’uomo. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Anche l’immunità indotta dal vaccino, obbligatorio nei bambini ai fini della frequenza scolastica, è di durata molto lunga.

Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Le complicazioni sono relativamente rare, e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi. 

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modificato:lunedì 14 maggio 2018

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