Alzheimer, a Fidenza una camminata per "ricordare il cammino della vita"
Sabato 29 settembre malati, familiari e cittadini in marcia per la VI edizione dell'iniziativa organizzata dal Consultorio Disturbi Cognitivi Distretto di Fidenza in collaborazione con Gruppo Sostegno Alzheimer e Auser
25/09/2018 - Una camminata per celebrare la vita, le emozioni e i ricordi. E' così che sabato 29 settembre l'Ausl di Parma aderisce alla Giornata mondiale dell'Alzheimer: malati, familiari, cittadini, operatori e volontari saranno in marcia, tutti insieme, per la nuova edizione dell'iniziativa organizzata, per il sesto anno consecutivo, a Fidenza dal Centro Disturbi Cognitivi in collaborazione con Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza e Auser, per informare e sensibilizzare tutta la comunità sulla malattia di Alzheimer e sostenere chi la vive in prima persona.
Ritrovo e punto di partenza al Centro Disturbi Cognitivi “Elda Scaramuzza”, in via don Tincati 5 a Vaio, alle 9. La partecipazione alla camminata è gratuita ed aperta a tutti, anche ai meno allenati: è previsto infatti un percorso breve di 5 Km e uno più lungo di 8,5.
L'iniziativa prosegue alle 12 con premiazione del concorso arte e fotografia, giunto alla 4° edizione, quest'anno dedicato al tema “Ricordare il cammino della vita attraverso i giochi e i passatempi di una volta”. Il concorso è riservato a tutti gli ospiti e operatori dei Servizi Socio-Assistenziali (Centri Diurni e Case Residenziali Anziani) del Distretto di Fidenza. Un aperitivo con i partecipanti conclude la mattinata.
“Obiettivo della camminata – spiega Livia Ludovico, Responsabile del Programma Demenze dell’Azienda USL di Parma – è di informare e sensibilizzare i cittadini su questa malattia che colpisce in Italia oltre un milione di persone. Pur non essendoci una cura in grado di guarire completamente la malattia, terapie farmacologiche e interventi riabilitativi possono rallentarne sensibilmente il decorso. Per questo è importante la diagnosi precoce”.
I SINTOMI DELLA MALATTIA Esistono alcuni segnali utili a identificare la demenza in fase precoce. La persona fa sempre più fatica a ricordare e a imparare cose nuove, ha difficoltà a svolgere le attività che prima faceva senza problemi, fatica ad orientarsi e perde i riferimenti temporali, ha difficoltà a far ragionamenti logici, a pianificare attività, mostra scarsa attenzione, colloca gli oggetti in posti sbagliati, si comporta in modo strano e cambia umore senza ragione, perde l’iniziativa e diventa apatica.
“In questi casi, il primo riferimento è il medico di famiglia – riprende la Responsabile Ludovico – che sa indirizzare verso i servizi specialistici dell’AUSL. Nei Centri è garantita la necessaria assistenza ai malati, ma anche un aiuto ai familiari. Questa malattia, infatti, è particolarmente gravosa per chi assiste”.
I SERVIZI DELL’AUSL I Centri per i disturbi cognitivi sono attivi a Parma, Langhirano, Borgotaro e Vaio e gli ambulatori disturbi cognitivi a San Secondo, Busseto, Fontanellato, Fornovo e Bedonia. Si accede con la richiesta del medico di famiglia. Solo l’anno scorso, i servizi dell’AUSL hanno assicurato quasi 2.000 prime visite, con conseguenti 1.500 nuovi pazienti presi in carico. Circa 7.500 sono state le visite di controllo, 1.800 i colloqui psicologici e assistenziali. Sono oltre 260 le persone di che si avvalgono dell’attività di stimolazione cognitiva. Inoltre, sono svolti con continuità corsi di informazione e formazione rivolti ai familiari e attivi gruppi di sostegno.
LA PREVENZIONE Come per tante altre malattie, anche per contrastare l’insorgere della demenza la prevenzione può fare molto. “Uno stile di vita sano e alcuni specifici comportamenti possono essere d’aiuto nel prevenire il morbo d’Alzheimer – afferma Piero Angelo Bonati, Responsabile del Centro disturbi cognitivi di Parma -. Innanzi tutto, è utile mantenere il cervello attivo e allenato, con la lettura, la scrittura, giochi di logica. Inoltre, è bene seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, non fumare, non assumere droghe e bere alcolici con moderazione. E ancora: fare regolare attività fisica, come una passeggiata di circa 30 minuti tre volte a settimana”.
I CONSIGLI PER CHI ASSISTE Le famiglie di chi soffre di Alzheimer sono profondamente coinvolte nel processo di cura ed assistenza, e si trovano ad affrontare enormi stress fisici e psicologici. “Nei Centri dell’AUSL - conclude la Responsabile Ludovico – chi assiste abitualmente il malato impara a conoscere la patologia e ad acquisire le necessarie competenze, per gestire al meglio la relazione con il paziente. La demenza può complicare anche semplici attività, come mangiare e lavarsi. Occorre mettere in atto alcune strategie con pazienza e affetto utili a semplificare alcune azioni, a mostrare come si compiono, a distogliere l’attenzione su ciò che infastidisce il malato, a tenerlo occupato. E’ fondamentale, per chi assiste, soprattutto se è coinvolto emotivamente, come i familiari, comprendere che è la malattia a determinare atteggiamenti anomali del malato, a prescindere dalla sua volontà”.
Info: Dott.ssa Livia Ludovico tel. 0524528023
Note
Una semplice passeggiata stimola la mente, la capacità di osservazione e l’ascolto. Migliora l’umore, riduce lo stress e aiuta a prevenire la depressione: l'attività dei muscoli libera le endorfine, chiamate “ormoni della felicità” per la sensazione di benessere che producono.
modificato: | giovedì 27 settembre 2018 |
---|