Ospedale di Borgotaro in crescita: i dati d'attività 2017 e i nuovi investimenti
I progetti, i potenziamenti previsti di personale e nell’organizzazione dei reparti: ecco i numeri del Santa Maria
19/01/2018 - Il Santa Maria di Borgotaro è un ospedale in continua crescita. A confermarlo sono i dati di attività dei primi 9 mesi del 2017, insieme agli investimenti già programmati e in corso di realizzazione e a numerose novità organizzative.
L’ATTIVITA’ 2017: +14% I DIMESSI, +10% LE PRESTAZIONI
Da un primo bilancio, i dati a settembre confermano un più 14% del numero di dimessi rispetto allo stesso periodo del 2016: 2.647, contro i 2.319, di cui 1.195 casi chirurgici. In aumento anche le prestazioni ambulatoriali, dove si registra un più 10%: 43.851 contro le 39.833 del medesimo periodo dell’anno scorso, di cui, rispettivamente, 27.896 e 25.994 per esterni, cioè effettuate in regime ambulatoriale, a persone non ricoverate o prese in carico dal Punto di primo intervento.
Ma il Santa Maria non è soltanto l’Ospedale delle Valli Taro e Ceno, punto di riferimento per gli abitanti della montagna, è anche una struttura parte della rete ospedaliera provinciale, insieme all’Ospedale di Vaio, al Maggiore di Parma e agli Ospedali privati accreditati.
“In questo sistema – afferma Elena Saccenti, direttore generale dell’AUSL di Parma – ogni ospedale gioca un ruolo importante e utile a garantire le migliori cure ai cittadini su tutto il territorio provinciale”.
Questo sistema si basa sulla differenziazione delle competenze, con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, centro di secondo livello deputato alla gestione degli interventi di alta complessità e con il Presidio Ospedaliero dell’AUSL (costituito dagli Ospedali di Vaio e Borgotaro), che contribuiscono con peculiari aree di eccellenza.
E il Santa Maria ha reparti all’avanguardia, in grado di attrarre anche malati provenienti da fuori provincia e fuori regione. Anche in questo caso, i dati sono ben esplicativi. Il trend della mobilità attiva registrata negli ultimi anni è in crescita: con 384 persone nel 2014, 437 nel 2016 e 527 nei primi 10 mesi di quest’anno, di cui 445 provenienti da fuori regione, in primo luogo da Toscana e Liguria. Di questi 527, 188 sono state ricoverate nell’U.O. di Ortopedia.
Dunque il Santa Maria è già protagonista nel sistema di offerta ospedaliera provinciale, e non deve quindi tornare ad esserlo come invece si sostiene in alcune occasioni anche pubbliche.
NUOVI INVESTIMENTI PER ACCELERARE LA CRESCITA
Infine, come già annunciato, la Regione Emilia-Romagna il 27 dicembre scorso ha deliberato l’assegnazione di 2 milioni e 692mila euro destinati alla realizzazione di interventi strutturali all’Ospedale di Borgotaro.
In particolare, 700mila euro vanno per migliorare l’accessibilità, con questa tempistica: fine progettazione giugno 2018, aggiudicazione lavori ottobre 2018, fine collaudo giugno 2019. Un milione e 500mila euro è stato stanziato per ristrutturare il comparto operatorio e realizzare 2 posti di terapia intensiva post operatoria (TIPO). Si prevede la fine della progettazione a maggio 2018; l’aggiudicazione lavori a ottobre 2018 e la fine degli stessi ad agosto 2019. Per la riorganizzazione del punto di primo intervento, sono pronti 492mila euro. Questa la tempistica dell’intervento: fine progettazione aprile 2018, aggiudicazione lavori ottobre 2018; collaudi e inizio attività gennaio 2019.
LE NUOVE ASSUNZIONI
Insieme ai progetti sopra citati, è prevista l’assunzione di personale – sia della dirigenza medica che del comparto – che, tra altro, consentirà di aumentare l’attività chirurgica di almeno 400 interventi l’anno.
modificato: | giovedì 25 gennaio 2018 |
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