Borgotaro, al Punto di primo intervento garantito un servizio qualificato
Attivo h 24, compresi i giorni festivi. Oltre 9200 le persone assistite nel 2017. Gli investimenti in programma
09/05/2018 - Oltre 9.200 assistiti e quasi 11.000 prestazioni ambulatoriali assicurate: sono i numeri che riassumono l’attività del 2017 del Punto di primo intervento dell’Ospedale di Borgotaro. Un’unità operativa che offre un servizio qualificato e tempestivo, 24 ore su 24, con un’organizzazione in grado di rispondere da sempre alle esigenze dei cittadini.
A raccontare il servizio è il Direttore Melchior Franco Carzedda, che con la sua esperienza ultra trentennale nell’Azienda USL di Parma, afferma che “al Punto di primo intervento sono garantite diverse attività. Il personale infermieristico – l’équipe è composta da 10 infermieri e da una coordinatrice - gestisce l’accesso al servizio con un’attività di “triage”, come avviene in tutti i servizi di Pronto soccorso. Il medico gestisce, in collaborazione con l’infermiere, la presa in carico del paziente, l’eventuale permanenza in osservazione temporanea e la dimissione. Solo nel 2017, abbiamo registrato più di 9.200 accessi: circa 6.600 codici verdi, poco più di 1.700 codici gialli, 814 codici bianchi e 115 codici rossi. Delle oltre 9.200 persone che si sono rivolte al servizio, più di 1.300 sono state ricoverate al Santa Maria, prevalentemente all’U.O. di Medicina interna, in Chirurgia generale e in Ortopedia. Nell’U.O. di Medicina interna sono attivi 2 posti di Osservazione breve intensiva a disposizione del Punto di primo intervento”.
Al Punto di primo intervento sono garantiti anche il servizio di continuità assistenziale (guardia medica) dalle 20 alle 8 e nei giorni prefestivi e festivi e il servizio di emergenza extra-ospedaliera, attivato dalla Centrale Operativa 118.
Da non dimenticare anche che l’Ospedale di Borgotaro è collegato con l’elisoccorso, anche di notte. Da fine 2017, infatti, il servizio è operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. A bordo dell’elicottero, oltre al pilota e al malato, viaggiano il medico anestesista-rianimatore e due infermieri.
La gestione di tutte queste attività è garantita grazie ad un modello organizzativo attivo da anni, che prevede che nei giorni festivi siano presenti durante il turno diurno cioè dalle 8 alle 20 due medici dell’emergenza territoriale, uno con funzioni di medico di pronto soccorso ed uno dedicato agli interventi sul territorio di emergenza urgenza ed alla continuità assistenziale. Durante il turno notturno, (dalle 20 alle 8), è invece prevista la presenza di un solo medico dell’emergenza territoriale che, in caso di necessità di interventi esterni, viene sostituito nelle funzioni di medico di pronto soccorso da un medico dell’U.O. di Medicina interna. Questa modalità organizzativa notturna è applicata anche nelle situazioni eccezionali in cui sia presente un solo medico dell’emergenza territoriale nel turno diurno.
E per il prossimo futuro? Il Punto di primo intervento è tra le Unità Operative del Santa Maria oggetto di nuovi investimenti. Degli oltre 2 milioni di euro stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per interventi strutturali all’Ospedale, sono pronti 492mila euro per il Punto di primo intervento. In particolare, è prevista la realizzazione di una nuova camera calda, la ristrutturazione e ricollocazione dei locali, più funzionale alle esigenze del servizio. L’avvio dei lavori è previsto per l’autunno prossimo. Non solo. Il Punto di primo intervento avrà anche una nuova organizzazione. Terminati i lavori, il servizio sarà garantito dai medici dell’U.O. di Medicina Interna che lavoreranno in modo integrato con l’attuale équipe del Punto di primo intervento. I servizi di emergenza territoriale e di continuità assistenziale continueranno ad essere garantiti dai medici dell’emergenza territoriale, in locali dedicati.
modificato: | venerdì 11 maggio 2018 |
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