Salute mentale, "Mostricità” all’atelier Asfodelo di Borgo Taro

Dal 5 al 9 giugno, alla Sala Imbriani la mostra delle opere realizzate dagli ospiti dei centri dell’AUSL

“Mostricità” è il titolo della personale di 10 artisti,  che sarà inaugurata sabato 5 giugno alle ore 17, nella Sala Imbriani di Borgotaro, alla presenza del Sindaco di Borgotaro, Salvatorangelo Oppo, e della direttrice del Distretto Valli Taro e Ceno dell’Ausl di Parma, Giuseppina Frattini.

Anche quest’anno, infatti, a conclusione del percorso artistico-riabilitativo del servizio di salute mentale del Distretto Valli Taro e Ceno dell’AUSL, l’Atelier Asfodelo di Borgotaro espone le opere realizzate.

In questi due anni di esperienza, l’Atelier è cresciuto: gli artisti da 6 sono passati a 10 e sono raddoppiate le giornate di lavoro. Quest'anno, inoltre, l'Atelier è uscito letteralmente “fuori dalle mura” - in quanto prima ospitato nel Museo delle Mura di Borgotaro - ed ha realizzato due murales, uno all'istituto superiore Zappafermi di Borgotaro dal titolo "Il gabinetto medico-ipnotico del professor Asfodelo", e l'altro "Il cavolo di murales dell'atelier Asfodelo" all'Istituto Puccini di Parma.

L’iniziativa è realizzata da: Atelier Asfodelo,  Centri di Salute Mentale di Fornovo e Borgotaro dell’Azienda USL, Assessorato alla Cultura del Comune di Borgotaro, Coperativa Camelot, Istituto Zappafermi, Società di Mutuo Soccorso Imbriani.
 
I conduttori dell'Atelier sono sempre Caterina Nizzoli e Patrizio Dall'Argine.
Il giorno dell'inaugurazione ci sarà una piccola performance poetico-musicale, ipnotica nello stile Asfodelo, inoltre sarà possibile acquistare le magliette che l'Atelier ha stampato in varie misure e colori con i soggetti di alcune dei lavori più significativi degli artisti.
Questi gli orari di visita della mostra: domenica 6 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; il 7, l’8 e il 9 giugno, dalle 10 alle 15.
 
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Note

Cos'è il Progetto Atelier Asfodelo?

Nell’Odissea l’Asfodelo è una pianta degli inferi e i greci la piantavano sulle tombe perché credevano che fosse necessario un nutrimento anche ai morti. In seguito quando si ripartì il regno di Ade in tre parti in base ai meriti acquisiti in vita, i Prati di asfodelo erano il limbo per coloro che non erano stati né buoni né cattivi così come i Campi Elisi erano per i buoni e il Tartaro per i cattivi.

La medicina greca lo raccomandava come contravveleno e panacea universale e Plinio riferisce che ai suoi tempi lo si piantava davanti alla porta delle case di campagna come rimedio ai sortilegi negativi. Il fiore dell’asfodelo ha sei petali, come 6 erano gli artisti, all’inizio del progetto

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modificato:giovedì 3 giugno 2010

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