La salute mentale, in carcere. Al via la formazione per operatori sanitari organizzata dall’AUSL

Quattro giornate, il primo appuntamento il 27 aprile

26/04/2016 - Il carcere è una comunità nella comunità, dove le persone arrivano con i loro problemi di salute o dove si ammalano, durante la detenzione. Negli Istituti penitenziari di Parma, nel 2014 sono transitate oltre 1.100 persone, i presenti attualmente sono più di 500, tra questi, circa 120 soffre di disturbi psichiatrici.

La malattia mentale e la condizione di detenzione fa sì che queste persone siano particolarmente fragili e doppiamente invisibili. Ma il diritto alla salute è riconosciuto a tutti, a prescindere dalla condizione di detenzione ed è quindi un impegno delle Aziende sanitarie garantire accesso alle cure, adeguatezza delle stesse ed efficacia degli interventi.

E’ a partire da questo impegno che l’Azienda USL di Parma organizza un corso di formazione rivolto agli operatori del settore, con l’obiettivo di riflettere e condividere buone pratiche di intervento.

I quattro appuntamenti in programma il 27 aprile,  18 e 31 maggio e 8 giugno, tutti con inizio alle ore 10, si terranno nel teatro del carcere di Parma.

Questi gli argomenti trattati e i relatori: “Prendersi cura della fragilità: un dialogo rigenerativo” con Ivo Lizzola (Università di Bergamo) dialogano le psichiatre dell’AUSL Maria Inglese e Giuseppina Paulillo; “Entrare fuori, uscire dentro: buone prassi di cooperazione sociale in carcere” con Fabio Faccini, Davide Rossi, Giuseppe La Pietra (Consorzio Cooperative sociali di Parma) e Paola Lassandro (Consorzio Abelelavoro di Torino) dialogano gli psichiatri dell’AUSL Paolo Volta, Maria Inglese e Carmen Cimmino; “La psichiatria penitenziaria: specificità, percorsi possibili, nuove emergenze” con Gemma Brandi (AUSL di Firenze) dialogano gli psichiatri dell’AUSL Ivonne Conforti e Maria Inglese; “La parola a noi…non vale la pena” con Peppe Dell’Acqua (già direttore del DSM di Trieste) e Pino Roverato (Garante detenuti Friuli Venezia Giulia) dialogano Carmen Cimmino e Rocco Caccavari (Associazione Savini).