Servizio veterinario: abbattuti 14 vitelloni in un allevamento della provincia

Gli animali, destinati al macello, erano stati trattati con sostanze ormonali con possibili rischi per la salute del consumatore

Nella giornata di ieri (19.01.2009), il Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Parma  ha effettuato, presso un allevamento di bovini da ingrasso sito nel territorio provinciale, l’abbattimento di n. 14 vitelloni risultati oggetto di trattamento illecito con sostanze ormonali (cortisonici) utilizzati per incrementare in modo fraudolento la resa degli animali al macello, con possibili rischi per la salute del consumatore.
 
Tutti i capi abbattuti sono stati distrutti a spese dell’allevamento, che é stato  inoltre oggetto di sanzioni amministrative per l’suo improprio di queste sostanze farmacologiche.

L’abbattimento di questi animali, è stato disposto con ordinanza del Sindaco del comune di residenza dell’allevamento, su proposta del Servizio veterinario dell’AUSL di Parma, a tutela della salute pubblica.

La scoperta di questa frode è il risultato dell’attività di campionamento mirato programmata dal Servizio Veterinario della Regione Emilia-Romagna ed espletata dal Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Parma nell’ambito del Piano Nazionale Residui 2008. Questo è un piano di controllo nazionale, disposto annualmente dal Ministero del Lavoro della Salute e Politiche Sociali, sulla base della normativa della UE,  volto a rilevare la presenza di sostanze farmacologiche vietate, inquinanti ambientali o residui di farmaci, fuori dai limiti legali, negli alimenti di origine animale e negli animali d’allevamento, in tutta Italia.

Nell’ambito di tale piano il Servizio Veterinario dell’Az. USL di Parma ha effettuato, nell’anno 2008, n. 433 campionamenti presso i macelli di bovini e suini (dove sono stati macellati 1.115.000 capi), e n. 106 campionamenti di materiale biologico presso gli allevamenti di bovini, suini, avicoli e api, relativi a un patrimonio zootecnico di circa 2.600 allevamenti.
Le irregolarità rilevate in seguito all’attività di campionamento presso i macelli e gli allevamenti ammontano allo 0,9 % del totale dei campioni. In relazione a ciò si può affermare che esiste un buon livello di sicurezza per i consumatori in Emilia Romagna, risultato raggiunto anche grazie alla capillarità e alla efficacia dei controlli ufficiali operati.

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modificato:martedì 20 gennaio 2009

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