Sicurezza del lavoro: insediato l’Osservatorio sugli appalti

Il 12 novembre prima riunione in Provincia dell'organismo volto a contrastare irregolarità e illegalità nei luoghi di lavoro

Il 12 novembre si è svolta la prima riunione in Provincia dell’Osservatorio sugli appalti pubblici di servizi, parte integrante del protocollo d’intesa firmato nei mesi scorsi a Palazzo Rangoni da numerosi soggetti del territorio (istituzionali e non) per contrastare irregolarità, illegalità e precarietà del lavoro, e per tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Io credo che con questo Osservatorio stiamo facendo qualcosa di molto importante per il nostro territorio – ha detto aprendo la riunione l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amorettiperché abbiamo ben presente quanto continui ad essere fondamentale agire insieme per far sì che anche in momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo non si abbassi il livello di guardia rispetto a temi così cruciali. Non possiamo cedere neanche di un passo rispetto alla salvaguardia piena di questi diritti”.

Il gruppo di lavoro operativo dell’Osservatorio è composto da rappresentanti della Provincia, della Prefettura, degli Organismi ispettivi (Direzione provinciale del lavoro, Inps), del Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spsal) dell’Ausl di Parma, delle Associazioni imprenditoriali d’industria e d’artigianato, del settore cooperativo e di Cgil, Cisl e Uil.

L’Osservatorio provinciale sugli appalti pubblici di servizi (che ha sede in Provincia) è uno strumento di monitoraggio che ha la funzione acquisire dalle stazioni appaltanti informazioni circa l’inserimento o meno nei bandi, negli inviti e nei capitolati relativi agli appalti pubblici di servizi dei contenuti del protocollo firmato in Prefettura. Il gruppo di lavoro operativo si occupa della rilevazione, dell’elaborazione e della sintesi dei dati raccolti, oltre che dell’interlocuzione con i soggetti appaltanti. L’osservatorio può inoltre avvalersi di esperti delle associazioni imprenditoriali firmatarie per la definizione di standard di servizio relativi alle rese massime di lavoro (ad esempio: il rapporto tra ore lavorate e superfici da pulire negli appalti di servizio di pulizie, oppure tra ore lavorate e superfici da sfalciare negli appalti per la manutenzione del verde) quali parametri di orientamento (non vincolanti) per le stazioni appaltanti nella valutazione delle offerte tecnica ed economica.

Proprietà dell'articolo
modificato:lunedì 15 novembre 2010

In caricamento...