Sicurezza stradale e percezione del rischio nei giovani

Un convegno, il prossimo 5 febbraio.

Un’iniziativa organizzata, nell’ambito dei Piani per la Salute della provincia di Parma, da Azienda USL, Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza dell’Assessorato regionale mobilità e trasporti, Ufficio Scolastico provinciale di Parma.

Si parlerà di sicurezza stradale e di percezione del rischio nelle giovani generazioni al convegno organizzato, nell’ambito dei Piani per la Salute della provincia di Parma, da Azienda USL, Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza dell’Assessorato regionale mobilità e trasporti e Ufficio Scolastico provinciale di Parma, che si terrà giovedì 5 febbraio prossimo alla Sala “Du Tillot”  della Camera di Commercio di Parma.

Durante il seminario verranno presentati i risultati della ricerca-intervento  'Sì...ma a me non succede' condotta dall'Azienda USL, in collaborazione con la facoltà di Psicologia dell'Università di Parma e l'Ufficio Scolastico Provinciale, che ha coinvolto oltre 500 giovani delle scuole secondarie di 2° grado di Parma e provincia, nell'anno scolastico 2006-2007.

La ricerca ha visto coinvolti numerosi partner: Provincia di Parma, Polizia Stradale, Comando provinciale Carabinieri, Polizia Provinciale, Automobile Club di Parma, Motorizzazione Civile, Assistenza Pubblica, Croce Rossa Italiana, Sindacati.

La scelta di rivolgersi ai giovani nasce dall'interesse di conoscere meglio attitudini, comportamenti, stili di vita, anche al fine di mettere in atto azioni volte a tutelarne la salute, sotto differenti profili. In particolare, l'attenzione della ricerca è stata posta a conoscere la percezione del rischio rispetto al tema della sicurezza stradale, visto che gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte per i giovani sotto i 26 anni.

Triplice lo scopo dell'indagine: conoscere più a fondo il mondo giovanile, ponendo particolare attenzione ai “perchè” di certi comportamenti; sensibilizzare i giovani rispetto ai gravi rischi connessi alla guida; mettere meglio a fuoco strategie di prevenzione adeguate.

Lo strumento utilizzato è stato un questionario, autosomministrato, elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità e impiegato anche in altre province italiane.

I giovani intervistati hanno offerto un'immagine variegata dell'adolescenza di oggi  e non priva di sfumature: essi hanno offerto, infatti,  numerosi spunti di riflessione riguardo ad un tema che li coinvolge in prima persona.

A partire dalle 9, dopo il saluto di Vincenzo Bernazzoli, presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, Paolo Scarpis, Prefetto di Parma, Massimo Fabi, direttore generale dell’AUSL, Armando Acri, dirigente Ufficio Scolastico provinciale, intervengono, nell’ordine: Nicola Florindo,  responsabile dell’ufficio di supporto della Conferenza  Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia di Parma, Angela  Zanichelli, responsabile progetto Piani per la Salute, AUSL di Parma,
Sara Crescini, psicologa, Tiziana Mancini, docente di Psicologia Sociale, Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Parma, Luciano Selleri, referente provinciale per l’Educazione alla Sicurezza Stradale dell’Ufficio Scolastico provinciale, Emanuela Bergamini Vezzali, responsabile Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna, Ettore Brianti, direttore sanitario AUSL di Parma.

Vi anticipo alcuni dati, che saranno approfonditi nel corso del convegno:


Dei 491 soggetti intervistati, il 40% dichiara di usare sempre i dispositivi di sicurezza, mentre il 29,5% dichiara di farne un uso sporadico o di utilizzarne solo alcuni, o solo in determinate circostanze (per esempio fuori città). Il 4% del campione afferma di non utilizzare mai le cinture di sicurezza in città, il 6% di non usare mai il casco per la moto e il 6% mai il casco per il ciclomotore.

Il 64,5% del campione ritiene utile l'istituzione dell'obbligo del patentino, mentre il 22% lo ritiene superfluo.

Per quanto riguarda la percezione del rischio sulla strada e il consumo di alcolici e sostanze, alla domanda “A tuo parere, una persona che deve guidare un veicolo va incontro ad un maggiore rischio di avere un incidente stradale se fa uso di alcol?”, il 57% del campione ha risposto “Sì”,  il 41% “Dipende dalla quantità” e il 2% “No”. Differenze, a questo proposito, emergono rispetto all'età: il 47% degli studenti di quarta superiore ritiene che l'alcol sia pericoloso alla guida contro il 35% degli studenti di prima. La percezione del rischio correlato all'uso di sostanze è più netta: l'81% del campione ha risposto “Sì” alla domanda “A tuo parere, una persona che deve guidare un veicolo va incontro ad un maggiore rischio di avere un incidente stradale se fa uso di sostanze?”,  il 17%  “Dipende dalla quantità”  e il 2% “No”.

I rapporti con la famiglia sono “Normali” per il 44% del campione, “Molto buoni” per il 39%, con “Qualche importante problema di comunicazione” per il 13% e “Decisamente conflittuali” per il 4%.

Il tenore di vita è descritto “Senza particolari problemi” dal 55% degli intervistati, “molto buono” dal 28% e problematico dal 17%.
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modificato:venerdì 13 febbraio 2009

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