Ulcere cutanee, l'eccellenza nazionale
dell’ambulatorio di Colorno

La struttura ha seguito circa 250 pazienti nel 2008 e vanta numerosi riconoscimenti scientifici

Le ulcere cutanee degli arti inferiori colpiscono ad oggi nel nostro Paese 2 milioni di italiani; più del 50% di essi ne soffre in maniera invalidante. Queste patologie sono inoltre al 32° posto come causa di disabilità permanente e al 14° posto tra le 50 motivazioni adottate per l’assenza al lavoro.

L’Ausl di Parma ha attivato da tempo l’ambulatorio vulnologico, dedicato al trattamento di queste patologie, gestito dall’équipe del Dr. Carlo Percudani, in collaborazione con Deanna Bergnoli.

L’ambulatorio, con sede a Colorno, è già accreditato a livello nazionale ed internazionale con riconoscimenti scientifici sulle metodiche di medicazione ed opera secondo un protocollo standardizzato  già applicato da oltre 5 anni.

Nel corso del 2008 ha seguito circa 250 pazienti, opera in prossimità del luogo di residenza della maggior parte degli utenti, e collabora con il servizio infermieristico domiciliare concordando procedure e visite, limitando quindi spostamenti problematici o ricoveri ospedalieri non necessari.

Grazie all‘utilizzo di particolari presidi sanitari nelle medicazioni, si sono ridotti notevolmente i tempi di guarigione: i pazienti seguiti dall’Ambulatorio di Colorno dell’Azienda Usl guariscono entro 6 mesi nel 91% dei casi,contro il 50-70% dai dati di letteratura.

L’eccellenza, che ha reso noto l’ambulatorio di Colorno nel mondo scientifico, è  lo specifico trattamento della malattia, che utilizza una metodica innovativa sia nella valutazione preliminare a scopo diagnostico, che nel materiale di medicazione, implementando una nuova visione della “gestione del dolore”.

Tra le metodologie diagnostiche, infatti, spiccano l’utilizzo di: ecocolordoppler e l’ossimetria transcutanea, per la valutazione dei pazienti a rischio. Mentre tra le metodiche terapeutiche si segnala il debridment ad ultrasuoni.

“Le lesioni cutanee – spiega Carlo Percudani - sono nella grande maggioranza dei casi causate da malattie come il diabete o da disturbi circolatori (venosi e arteriosi). Le forme più comuni sono l’ulcera venosa, che interessa il 75% di quelle dell’arto inferiore;  le ulcere da piede diabetico, che portano nel 15% dei casi all’amputazione; da decubito (che colpisce maggiormente gli anziani con difficoltà nella mobilizzazione); vascolare arteriosa”.

Tutti i pazienti portatori di un'ulcera venosa richiedono un trattamento compressivo (salvo controindicazioni specifiche), pertanto l'ambulatorio attua, prevalentemente, metodiche di bendaggio elastocompressivo multistrato, secondo modalità standardizzate.

“Nella gestione della patologia – continua il responsabile dell’ambulatorio – prestiamo particolare attenzione alla gestione del dolore, fattore non trascurabile vista la sofferenza fisica prodotta anche in assenza di infezione, da alcune ulcere come quelle venose. Questo avviene utilizzando, per esempio, prodotti non irritanti durante la pulizia delle ferite e la rimozione delle medicazioni, operazioni particolarmente dolorose per i pazienti, oppure impiegando specifici materiali oltre ad analgesici dedicati”.

“La riduzione del dolore – conclude Percudani – rappresenta, dunque, un fattore importante essendo a volte causa di peggioramento delle attività  di vita  quotidiana, incidendo negativamente anche sui tempi di guarigione delle lesioni, provocando ulteriore sofferenza alla persona sino ad arrivare a depressione insonnia,  astenia ecc.”.

Il 6 novembre scorso, l’Azienda USL con l’ambulatorio di Colorno ha partecipato a “Ulcerdays”, giornata di sensibilizzazione  sulle ulceree cutanee.

Per l’intera giornata, i professionisti dell’ambulatorio sono stati a disposizione degli utenti per visite, diagnosi e consigli. In tutto sono stati visitate 21 persone con un età media di 75 anni. Tra questi: 9 per valutazione in insufficienza venosa, 4 per lesioni in piede diabetico, 2 per screening del piede diabetico in assenza di lesioni e 6 per presenza di lesioni di altro tipo (vasculiti, di origine traumatica, ecc). A tutti dopo la visita è stato consegnato un opuscolo contenente informazioni e manovre di prevenzione.

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modificato:martedì 17 novembre 2009

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