Unità Operativa di Ortopedia
e Traumatologia dell’Ospedale di Vaio:
bilancio dei primi tre anni di attività

Oltre 3500 gli interventi chirurgici, più di 28.000 le visite ambulatoriali, 15.200 le consulenze al pronto soccorso. Gli obiettivi del 2010: incrementare l’attività protesica e sviluppare l’ortogeriatria

A tre anni dalla direzione dell’ U.O. di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Vaio, Enrico Vaienti traccia un primo bilancio dell’attività.

“L’ortopedia di Vaio  – spiega il direttore – è punto di riferimento per sportivi e atleti.  Oltre alla chirurgia protesica, fiore all’occhiello dell’unità operativa, è crescente l’interesse per la patologia articolare del ginocchio e della spalla, anche grazie al costante aggiornamento tecnico strumentale. Sono state approfondite le più recenti acquisizioni in tema di biotecnologie negli interventi di ricostruzione ossea, cartilaginea e di riparazione tendinea. Veramente ampia è la casistica riguardante la patologia del tendine di Achille.”

 E i numeri confermano il nuovo impulso dato alle funzioni di ortopedia e di traumatologia, non solo consolidando le attività di base, ma anche accrescendo le eccellenze in alcuni ambiti, quali, ad esempio, la chirurgia protesica, in particolare dell’anca, la chirurgia della spalla e del ginocchio. Dal febbraio 2007 ad oggi, gli interventi chirurgici sono stati oltre 3500, più di 28.000 le visite ambulatoriali, circa 15.200 le consulenze al pronto soccorso.

“Risultati importanti – continua Vaientirealizzati dal lavoro di tutta l’équipe - composta da medici, infermieri, tecnici e personale di supporto – caratterizzata da qualità professionali, umane e spiccato spirito di gruppo, indispensabile per il successo della missione sanitaria”.

Con il collocamento a riposo del Dr. Attilio Ghezzi al termine di una carriera caratterizzata da incessante attività e appassionata disponibilità nei confronti di pazienti e colleghi, da inizio anno, l’équipe è al completo, con l’arrivo del Dr. Marco Frattini, allievo della Scuola di Specializzazione di Parma, particolarmente interessato alle patologie della spalla.

Queste, invece, le sfide per l’anno in corso.

Il programma del 2010 – riprende Vaienti - prevede un ulteriore incremento dell’attività protesica, sia come entità numerica sia come continuo aggiornamento nella tecnica di impianto e di affidabilità dei materiali utilizzati, per  la funzionalità e la stabilità della protesi nel tempo. Un programma di particolare interesse è quello dello sviluppo di una organizzazione ortogeriatrica, che miri ad ottimizzare l’assistenza al paziente anziano, nella fase di ricovero e in quelle successive, dopo la dimissione. In sostanza – conclude Vaienti – vogliamo rafforzare l’Unità Operativa, in modo che dia sempre più garanzie di una qualità professionale elevata ed aggiornata, in grado di offrire sicurezza per il paziente, in un ambiente caratterizzato da efficienza e accoglienza”.

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modificato:lunedì 1 marzo 2010

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