Violenza sulle donne, nasce un osservatorio

Un altro tassello del progetto della Provincia. L’iniziativa è in capo alle Consigliere di parità ed è realizzata con il sostegno di Fondazione Cariparma e Ausl

Parma, 25 marzo 2009 – Nasce l’Osservatorio provinciale sulla violenza alle donne, un luogo di raccolta e sistematizzazione di dati e iniziative ma anche un punto di riferimento per tutte le realtà, istituzionali e non, che operano su un tema purtroppo sempre più attuale. Il progetto rientra nell’ampio programma di “Azioni di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne” della Provincia di Parma. È in capo alle Consigliere di provinciali di parità e realizzato con il sostegno della Fondazione Cariparma, delle stesse consigliere di parità e dall’Azienda Sanitaria Locale di Parma; la realizzazione è stata affidata a Gender - Consulenza formazione ricerca.

“I dati delle forze dell’ordine ci dicono che le denunce di violenze sulle donne sono in aumento, e sappiamo bene che le denunce sono solo la punta di un iceberg molto più profondo - ha esordito nella presentazione di oggi in Provincia l’assessore alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni -. Anche a fronte di questi dati credo che quanto la Provincia sta facendo, con l’impegno di ingenti risorse, non sia uno spreco ma un investimento sull’oggi e sul futuro della nostra comunità: un investimento sulla creazione di una cultura diversa che sappia anche prevenire”.

“Per vincere questa difficile battaglia è necessario il contributo di tanti attori, soprattutto istituzionali”, ha detto la consigliera provinciale di parità Silvana Melegari, che ha sottolineato la necessità di “rispondere ai bisogni espressi e sottotraccia” e ha ricordato “la particolare complessità della violenza di genere. Proprio questa complessità comporta una collaborazione e un’integrazione ancora maggiori”.

Il sostegno della Fondazione Cariparma è stato testimoniato dalla vice presidente Marcella Saccani. “Credo che nella nostra società ci sia una concezione sessista, che nega ancora l’emersione di un problema che attiene al campo dei diritti negati. E non possiamo dire che tutto ciò non ci riguarda. Sono fatti che ci riguardano: sono nel nostro quotidiano, nelle istituzioni, nei posti di lavoro, per la strada. Lavorare in questa direzione vuol dire rimettere in discussione anche modelli culturali codificati”, ha osservato la Saccani, che ha aggiunto: “La Fondazione crede nelle azioni che vogliono far crescere la comunità, ben sapendo che oggi aprire gli occhi, far riflettere, fare cultura è un compito educativo e sociale”.

Pieno appoggio anche dall’Ausl: “Partecipiamo con convinzione all’Osservatorio – ha detto Maria Grazia Loss, presidente del Comitato pari opportunità - e fin d’ora ci impegniamo ad aderire a tutte le sue iniziative, in un’azione che mira alla prevenzione, alla salute e al benessere delle persone”.

“Vorrei solo sottolineare la necessità di questo progetto e di questo investimento. Innanzitutto perché conoscere il fenomeno in maniera precisa e fondata ci può permettere di mirare meglio gli interventi. In secondo luogo perché nel corso del tempo ci permetterà anche di misurare i risultati e l’efficacia del lavoro che facciamo”, ha concluso l’assessore provinciale alle Pari opportunità Manuela Amoretti -. L’osservatorio metterà a disposizione informazioni molto importanti per tutta la comunità, e noi speriamo che questo possa servire per impostare politiche che escano dalla settorialità e che siano il più possibile trasversali”.
 
L’Osservatorio provinciale sulla violenza alle donne nasce con la funzione principale di monitorare il fenomeno, attraverso una lettura quanti-qualitativa delle informazioni e degli indicatori che è possibile raccogliere e una mappatura del sistema dei servizi e degli attori che operano a sostegno dei bisogni delle donne in difficoltà.

Si intende agire in diverse direzioni: raccogliere e sistematizzare i dati e le informazioni esistenti sulla tematica della violenza intra ed extra familiare contro le donne; sensibilizzare gli attori individuati alle finalità dell’osservatorio; creare le condizioni per una gestione permanente del servizio in una prospettiva strategica di ampliamento dei fattori di conoscenza e di rafforzamento delle iniziative di contrasto alla violenza, in un’ottica integrata fra istituzioni e associazioni; proporre uno strumento utile a supporto della programmazione, dei processi decisionali e dell’allocazione delle risorse per favorire le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza.
L’Osservatorio provinciale sulla violenza contro le donne vuole delineare un sistema di osservazione permanente del fenomeno che si avvalga di un approccio metodologico critico e rigoroso. I dati esistenti saranno identificati, raccolti, integrati con tutte le fonti statistiche disponibili a livello nazionale e provinciale e dunque elaborati e confrontati con l’obiettivo di ricostruire periodicamente un quadro informativo fedele e di fornire interpretazioni unitarie e coerenti sul fenomeno della violenza alle donne nella provincia di Parma.

Il progetto procederà per fasi successive tra loro integrate:
- la mappatura del sistema di soggetti e servizi in provincia di Parma, che costituirà sia uno strumento di conoscenza del settore pubblico e privato che eroga servizi alle donne in difficoltà sul territorio sia una  banca dati, periodicamente aggiornabile;
- l’attivazione della collaborazione con tali soggetti e il loro coinvolgimento nell’intervento,
- l’inquadratura dei dati esistenti, la raccolta e sistematizzazione dei dati disponibili sul territorio, la lettura e l’analisi delle informazioni quantitative, che verranno organizzate in indicatori individuati come rilevanti, con l’obiettivo di contestualizzare problemi e dinamiche del fenomeno della violenza sulle donne;
- la proposta di elaborazione e condivisione di una scheda unitaria di raccolta dati, finalizzata all’organizzazione di un sistema volto a rendere sistematica la raccolta dei dati disponibili.

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modificato:giovedì 26 marzo 2009

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