Visite ed esami: chi non si presenta e non disdice paga una sanzione

Come e quando disdire e cosa fare in caso di mancata disdetta

25/05/2018 -Chi non si presenta a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione deve pagare una sanzione, anche se esente dal pagamento ticket. La mancata disdetta, dunque, fa scattare una multa.

 

Disdire in tempo utile consente di liberare il posto a favore di chi è in attesa e ha necessità di usufruire della prestazione sanitaria. L’introduzione della sanzione, dunque, non è certo un modo per “fare cassa” ma una misura necessaria soprattutto per contribuire a mantenere l’offerta di assistenza specialistica all’interno degli standard di attesa previsti che sono di 30 e 60 giorni, rispettivamente per le visite e gli esami di diagnostica strumentale delle oltre 40 prestazioni con tempi monitorati.

Disdire è molto semplice e si può fare in diversi modi: telefonando al numero verde gratuito 800.629.444, attivo con segreteria automatica 24 ore su 24 tutti i giorni (domenica e festivi inclusi) e con risposta di un operatore dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18 e il sabato dalle 7.30 alle 13.30; andando agli Sportelli Unici dell'Ausl, negli altri sportelli di prenotazione CUP  presenti su tutto il territorio provinciale, ai Punti di Accoglienza (PdA) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria; collegandosi a CUP Web o al proprio Fascicolo sanitario elettronico per disdette on line; dal 4 aprile, con la nuova app “ER Salute” (scaricabile dal sito www.prestoebene-er.it).

Importante è anche il fattore tempo. Proprio perché la finalità è di rimettere a disposizione la prestazione per altri cittadini, la disdetta va fatta almeno due giorni lavorativi prima della prenotazione, ricordandosi di conservare la notifica di avvenuta disdetta.  In caso di mancata disdetta nei tempi indicati, l’Azienda USL provvederà ad inviare una raccomandata contenente la sanzione per la prestazione non usufruita, pari a un importo fino ad euro 36.15 per ricetta. La sanzione viene comminata a tutti coloro che non disdicono per tempo, anche se esenti per reddito, età e patologia. Insieme alla sanzione nella raccomandata sono indicate le modalità per l’eventuale contestazione. Il cittadino, infatti, può giustificare la mancata disdetta per motivi imprevedibili, oggettivi e documentabili (es. lutto, incidente, motivi di salute, ecc.) ed evitare quindi il pagamento.Qui ulteriori info sulle giustificazioni.

Per dare la più ampia informazione, la Regione Emilia-Romagna tramite le Aziende sanitarie ha lanciato la campagna “Insieme per una sanità più veloce”, dove oltre al ruolo giocato dal cittadino, chiamato a disdire la prenotazione per tempo quando non può usufruirne, è messo in evidenza anche l’impegno di Regione e Aziende sanitarie, per ridurre i tempi di attesa. In questo ambito, infatti, diverse azioni sono già state realizzate: maggiori disponibilità di medici, tecnici, infermieri e più offerta di prestazioni anche in convenzione con strutture private accreditate; ambulatori aperti  12 ore al giorno, anche nei fine settimana. 

Tutte le informazioni sulla campagna “Insieme per una sanità più veloce” sono disponibili sul sito regionale www.prestoebene-er.it e sui siti delle due Aziende sanitarie di Parma www.ausl.pr.it e www.ao.pr.it .

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modificato:venerdì 25 maggio 2018

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