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Zanzara tigre: quello che devi sapere per ridurre la sua diffusione

Semplici accorgimenti possono ostacolare la sua proliferazione e prevenire le punture: ecco cosa puoi fare

La zanzara tigre è  un ospite sgradito diffuso in gran parte del mondo, dell'Italia ed anche nella provincia di Parma, fino a 500 m circa di altitudine.

Per ridurre la sua diffusione, è necessaria la collaborazione di tutti: cittadini e Istituzioni. I Comuni mettono in campo azioni a contrasto della diffusione di questo fastidioso insetto nelle arre pubbliche, che sono circa il 20-30% del totale, ma anche i cittadini sono chiamati a contribuire nelle aree di proprietà privata, osservando alcuni semplici accorgimenti di seguito indicati.

Cosa fare

1. ELIMINIAMO L’ACQUA STAGNANTE

La zanzara depone le uova in vari contenitori (sottovasi, tombini, rifiuti abbandonati, vasi di idrocoltura, copertoni, ecc..). Le uova, quando vengono sommerse dall'acqua e la temperatura è favorevole si aprono e fuoriescono delle larve acquatiche che in alcuni giorni si trasformano in zanzare. Eliminando i contenitori che accumulano acqua, si ostacola la moltiplicazione delle zanzare. Occorre, invece, trattare con sostanze antilarvali quei contenitori che non possono essere eliminati (ad esempio i tombini).

I Comuni attuano la lotta su aree pubbliche, ma i cittadini devono dare un contributo sostanziale nelle aree private, tenendole ben sgombre da rifiuti e da materiali che potrebbero accumulare l'acqua, i giardini ben sfalciati e le siepi in ordine. Perciò è bene riempire i sottovasi di sabbia e fare in modo che l'acqua non si accumuli su teli, annaffiatoi, secchi, bidoni, giocattoli, copertoni, abbeveratoi.

Tenere pulite le grondaie e immettere nelle vasche ornamentali pesci rossi, predatori delle larve della zanzara. Negli orti, coprire tutti i contenitori utilizzati per l'acqua piovana con zanzariere o teli ben tesi. Nei cimiteri pulire periodicamente i vasi portafiori e trattare l'acqua con prodotti larvicidi. Se si usano fiori sintetici, mettere sabbia nel vaso, per evitare ristagni d'acqua.

2. DISINFESTIAMO LE RACCOLTE D'ACQUA NON ELIMINABILI

Da fine aprile ad ottobre, un modo efficace per combattere le zanzare è mettere il prodotto antilarvale nei tombini intorno a casa o nel cortile condominiale. In commercio esistono diversi principi attivi che devono essere aggiunti nel tombino con periodicità diversa (comunque indicata nel foglietto illustrativo):

  • il Methoprene ogni 3-4 settimane;
  • il Diflubenzuron ogni 4 settimane;
  • il Piryproxyfen dura 4-6 settimane.

L'utilizzo va ripetuto dopo piogge intense. Questi prodotti possono essere acquistati in supermercati, negozi di ferramenta, di bricolage ed in farmacia.

A partire da aprile - maggio, entra in vigore, in tutti i Comuni della Regione un’ordinanza dei Sindaci che obbliga tutti i cittadini ed anche le ditte ad applicare le misure antiristagno e la lotta antilarvale nelle raccolte d’acqua non eliminabili. Eventuali violazioni sono punite con sanzioni. Le ordinanze sono consultabili sui siti internet dei Comuni.

3. NON FACCIAMOCI PUNGERE

La zanzara tigre predilige i giardini e le siepi ombrose, i luoghi umidi, punge sia di giorno che di notte ed è attratta dai colori scuri, dai profumi e dagli odori del corpo, pertanto è utile non profumarsi o utilizzare deodoranti e prodotti per il corpo privi di profumazione. È bene indossare vestiti di colore chiaro e utilizzare repellenti sulle parti scoperte, rispettando dosi e modalità d'uso riportate in etichetta e, per i bambini, chiedere sempre il parere del pediatra prima dell'uso.

Su culle e carrozzine applicare zanzariere.

Nelle abitazioni istallare zanzariere alle finestre o utilizzare diffusori di insetticidi per ambienti, arieggiando bene il locale e seguendo scrupolosamente le precauzioni del fabbricante.

In caso di puntura fai toccature leggere con ghiaccio e applica creme al cortisone o all'aloe vera, per attenuare il prurito. Evita di grattarti per non provocare infezioni.

Per ulteriori approfondimenti consulta il sito www.zanzaratigreonline.it o telefona al numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

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modificato:venerdì 4 settembre 2015

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