Disfagia - Raccomandazioni per la gestione assistenziale e dell’alimentazione del paziente disfagico
Per disfagia si intende difficoltà nella deglutizione di alimenti solidi e/o liquidi. La disfagia è un sintomo che si presenta, soprattutto nelle persone anziane e con disabilità, come espressione di malattie cerebrovascolari, degenerative del Sistema Nervoso Centrale e altre patologie, comprese le malattie neoplastiche.
Nelle strutture residenziali per anziani viene descritta una prevalenza della disfagia orofaringea compresa tra il 40% e il 60%, destinata ad aumentare parallelamente al prolungamento della vita e all’evolversi delle tecniche rianimatorie.
La disfagia, oltre a peggiorare la qualità della vita espone le persone a diversi rischi. Per esempio la malnutrizione e disidratazione, che a loro volta possono favorire l’insorgenza delle piaghe da decubito, l’anemizzazione, la diminuzione delle difese anticorpali e un maggior rischio di fratture in caso di cadute. Ma si possono riscontrare anche complicanze broncopolmonari acute e croniche che possono comportare la morte del paziente.
A fronte di tale problematica la Direzione delle Attività Socio-Sanitarie e la Direzione Sanitaria hanno promosso la redazione di un documento a valenza aziendale in grado di proporre:
- uno sfondo culturale improntato al miglioramento della qualità della vita e dell’assistenza delle persone fragili;
- percorsi clinico organizzativi omogenei in ambito aziendale;
- procedure operative per il miglioramento nella gestione assistenziale e dell’alimentazione del paziente disfagico, anche in coerenza con il Piano della Prevenzione regionale.
Il documento è stato redatto da un gruppo di lavoro rappresentativo delle diverse professionalità coinvolte sul tema e dei diversi ambiti territoriali, che ha visto la partecipazione dei Medici di Diagnosi e Cura operanti nelle strutture e di professionisti degli Enti Gestori.
Le raccomandazioni, approvate con delibera del Direttore Generale, sono destinate al personale sanitario, socio assistenziale, ai caregivers informali (familiari e volontari), che assistono pazienti disfagici o a rischio di disfagia, con patologie neurologiche, neurodegenerative o secondarie ad altre cause di tipo chirurgico e traumatico.
Scarica le raccomandazioni in allegato.
Sono disponibili nei link utili le informazioni e le relazioni del convegno che si è tenuto il 13/12/2017 "Raccomandazioni per la valutazione e gestione della disfagia nei servizi socio sanitari"
modificato: | giovedì 7 febbraio 2019 |
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