Tumore al seno: casistica e dati d'attività - anno 2013

Il tumore della mammella continua ad essere il “big kil­ler n.1” del genere femminile. Nonostante la costante cre­scente anomala incidenza di questa patologia si registra tuttavia una sia pur lenta ma continua diminuzione del­la mortalità. E questo grazie ad una sempre più corretta informazione e una maggiore sensibilizzazione verso la diagnosi preco­ce, che si è rivelata strategicamente determinante e vin­cente per il successo in termini di guaribilità. Si stima che in Italia (dati LILT nazionale) siano oltre 45.000 i nuovi casi di cancro della mammella. L’aumento dell’incidenza del tu­more al seno è stata pari circa al 15% negli ultimi sei anni.

Complessivamente a Parma e provincia, dagli ultimi dati utili forniti dal Registro Tumori (anno 2012) i  nuovi casi di neoplasie mammarie sono stati 477.

A Parma e provincia – su un totale di 48.926 donne invitate nel 2013 nella fascia di età 45-74 anni - il 69% (33700 circa) ha aderito allo screening promosso dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dall’AUSL. E’ un risultato importante ma non basta: esiste ancora una parte di popolazione femminile che non si sottopone a esami per la diagnosi precoce del tumore al seno. Ogni esame viene letto da due radiologi senologi dedicati ed eventualmente da un terzo lettore in caso di discordanza. Gli approfondimenti eseguiti in caso di richiamo sono stati 1585 (visita, ecografia, proiezioni mammografiche supplementari), cui hanno fatto seguito 852 agoaspirati, 103 risonanze magnetiche mammarie, e 182  agobiopsie

Nel 2013, sono stati diagnosticati 196 tumori. Il 95% delle pazienti ha subito un trattamento chirurgico conservativo (quadrantectomia), in quanto – grazie alla diagnosi precoce - i tumori  erano o in situ (n=38, 20%) o di piccole dimensioni (con un diametro inferiore ai 2 cm); di questi l'82% era con linfonodo sentinella negativo. Solo 11 pazienti sono state sottoposte a mastectomia.

Il Centro di Screening di Parma ha la percentuale più bassa a livello Regionale di tumori di grosse dimensioni con diametro >2 cm (9,8%).

L’attività di screening realizzata dall’Azienda USL è svolta, oltre che nel centro di Parma, anche a Fidenza, San Secondo, Borgotaro, Fornovo, Langhirano.

L’esame è gratuito e non richiede alcuna prescrizione medica: ogni donna residente nella provincia di Parma riceve dall’Azienda USL - ogni anno se di età compresa tra i 45 e i 49 anni, ogni due se fra i 50 e i 74 anni - una lettera di invito a effettuare la mammografia. Al momento dell’esame è sufficiente presentarsi con la lettera di invito. Anche tutti gli eventuali approfondimenti diagnostici (visita, ecografia, risonanza magnetica, etc.) sono gratuiti. Aderire al programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori alla mammella è importante, così come anche il corretto approccio diagnostico-terapeutico e la gestione multidisciplinare della malattia creano le premesse per raggiungere buoni risultati. Tutte le donne che si presentano all'invito vengono sottoposte al questionario per la valutazione del rischio eredo familiare del carcinoma della mammella, come da percorso Regionale.

 

A Parma, l'attività del Centro Senologico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria ha permesso di migliorare notevolmente l'accesso e i servizi alle donne. E’ stato infatti creato un percorso unitario in una sola sede, con un’equipe multidisciplinare che ha a disposizione strumenti diagnostici all’avanguardia (microbiopsie e RMN) e accompagna la donna in tutta la fase di diagnosi e cura seguendola nel successivo follow up, con un’attenzione rivolta anche alla fisioterapia riabilitativa e al supporto psicologico. Recentemente, l’alto livello di attenzione verso le patologie femminili è stato premiato con i tre bollini Rosa, il massimo riconoscimento assegnato dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna.

Nel corso del 2013 i pazienti seguiti dal Centro sono stati 15079, oltre 16200 gli accessi complessivi, e 16361 le prestazione erogate.

Tra queste 9424 mammografie, 730 Ago Aspirati ecoguidati, 328 VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy), 127 risonanze magnetiche  e 161 microbiopsie ecoguidate.  Per quanto riguarda invece i trattamenti chirurgici, sempre nel  2013, sono stati eseguiti al Maggiore, 407 interventi con diagnosi principale di neoplasia mammaria, di questi 366 sono state quadrantectomie e mastectomie.

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modificato:martedì 23 settembre 2014

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