09/10/2016 - Legionella: nessun nuovo caso segnalato oggi, migliorano i ricoverati - comunicato stampa AUSL e AOU

09/10/2016 - Nessun nuovo caso di legionella oggi, migliorano o sono stabili i ricoverati in ospedale: rimane dunqueinvariato a 38 il numero complessivo dei casi risultati positivi a Parma. Nella giornata di oggi si conferma quindi il miglioramento della situazione nel suo complesso, anche grazie al fatto che dal 4 ottobrenon si segnalano nuovi pazienti con i sintomi della malattia.

Si ricorda che se alcune delle persone confermate positive sono state ricomprese nel conteggio del focolaio epidemico, anche se non vivono o non lavorano nella zonaMontebello, è perché le stesse hanno dichiarato ai sanitari di aver frequentato di recente questa zona, dove si concentra la maggior parte dei casi. Sono quindi attualmente 15 le persone ricoverate per polmonite da legionella all’ospedale Maggiore di Parma, dopo le dimissioni oggi di un altro paziente. Per 11 dei ricoverati le condizioni sono in miglioramento, mentre per gli altri quattro sono stabili compresa la ragazza 27enne. Una persona resta ricoverata all’ospedale Santa Maria di Borgotaro: le sue condizioni sono stabili e il suo caso è comunque riferibile alla zona del Montebello.

In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa, si chiarisce che dal primo gennaio di quest’anno fino a meta’ agosto scorso erano stati 13 i casi in tutta la provincia di Parma risultati positivi alla legionella,come gia’ pubblicato su un quotidiano locale in base ai dati forniti dall’Azienda Usl. Del totale dei casi provinciali nel periodo indicato, quattroerano quelli registrati a Parma: l’11 febbraio, il10 e 30 giugno, e il 6 luglio scorsidei quali nessuno risiedeva nella zona Montebello. Il numero di casi, che si eranoregistrati fino ad allora sia in provincia che in citta’, e’ in linea con le medie degli anni precedenti. Inoltre per tutti questi casi le origini della diffusione di legionella sono state individuate e risolte.Questo quadro e’poi cambiato successivamente con l’aumento anomalo, dal 26 settembre in poi, di casi positivi registrati a Parmain poco tempo e tutti correlati con la stessa zona della citta’.Infine, si ricorda che la prima nota stampa, congiunta Azienda Usl-Comune di Parma,in cui si annunciano i primi casi positivi alla legionella e le prime misure precauzionaligia’ adottate,e’stata diffusa il 28 settembre.

 

A chi rivolgersi se compaiono i sintomi

I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia (stanchezza), perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi è bene rivolgersi con fiducia al medico di famiglia. 

Numero verde ed e-mail dedicata

Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull’accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all’indirizzo e-mail infolegionella@ausl.pr.it. Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito www.ausl.pr.it e la pagina Facebook @auslparma.

La legionellosi: cos’è e come si contrae l’infezione

E’ un’infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l’apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può “colonizzare” gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non   si trasmette da persona a persona.

La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l’acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione

E’ necessario: far scorrere l’acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell’uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia “a telefono”, non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d’acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione.  L’acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purchè si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell’utilizzo di elettrodomestici che scaldano l’acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili.

Si ribadisce che l’acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.

Proprietà dell'articolo
modificato:lunedì 10 ottobre 2016

In caricamento...