Centri disabili, la risposta di Ausl e Comune a Fondazione Tommasini sulle prossime riaperture
Nel Distretto di Parma si conferma entro la settimana il completo riavvio in sicurezza dei servizi dedicati all'assistenza delle persone più fragili
La riapertura dei centri diurni e socio occupazionali per persone con disabilità è iniziata e, nel distretto di Parma, si completa questa settimana.
E’ la rassicurazione di Azienda USL e Comune di Parma alle numerose famiglie di giovani e adulti con disabilità e a riscontro della nota di Fondazione Mario Tommasini "A quando la ripartenza per i disabili?" , pubblicata da Gazzetta sabato 4 luglio. L’emergenza dovuta al covid-19 ha imposto, come noto, importanti restrizioni e chiusure, anche di servizi che – come i centri per disabili - offrono opportunità di autonomia e socialità, oltre che aiuto concreto alle famiglie. Sono servizi che proprio per la fragilità delle persone a cui sono rivolti, richiedono una particolare attenzione, affinché la riapertura avvenga in tutta sicurezza. Sono occorsi tempo, che non ne è stato sprecato, e il lavoro coordinato di tanti professionisti, della sanità, dei Comuni e degli enti gestori dei servizi.
La Regione Emilia-Romagna con propri atti - DGR 526 del 25 maggio e ordinanza del 17 giugno - ha dettato le misure per il riavvio di centri per disabili, che il Comune di Parma, insieme alle Associazioni del territorio, ha declinato in Linee guida operative sulla base delle indicazioni definite dell’Azienda Ausl. Da quando le norme hanno consentito la ripresa a quando essa è stata concretamente possibile (il 1 luglio hanno aperto i primi due centri diurni a Parma) è stato necessario procedere lungo un percorso, che ha visto coinvolti gli operatori del Comune, dell’Ausl e dei servizi, e che ha richiesto molti adempimenti, valutazioni e adeguamenti degli spazi delle sedi, nonché riorganizzazione delle attività e dei gruppi. Una fase inevitabile per ri-progettare i servizi secondo le nuove modalità e regole, che ha previsto confronti con il Dipartimento di igiene pubblica sui protocolli di sicurezza, tamponi e test sierologici a tutti gli operatori e gli utenti (oltre 300 persone sul territorio provinciale), stesura di atti amministrativi e integrazioni di contratti.
Come giustamente ricordato dalla Fondazione Mario Tommasini, Parma deve riconoscersi come il luogo da cui sono partire le grandi trasformazioni sulla malattia mentale, sulla disabilità, sugli anziani, grazie alla forza, alle idee, al coraggio di Tommasini. Parma (e la sua provincia) mantengono questa memoria e ne fanno strumento per le politiche sociali e sanitarie. Infatti, la salute e più in generale il benessere delle persone, a partire da quelle più fragili, sono al centro delle azioni di enti e istituzioni preposte alla tutela di questo fondamentale diritto.
modificato: | martedì 15 settembre 2020 |
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