Donazione cornee: esprimi ora la tua volontà. Fai la scelta giusta!

Grazie a questo gesto di grande umanità molte persone possono tornare a vedere. Scopri come fare e altre info utili su prelievo e trapianto

Donare le cornee dopo la propria morte è un gesto di grande generosità. Il loro successivo trapianto permette infatti di curare persone con gravi problemi/malattie che conducono alla perdita della vista e alla cecità. Grazie al trapianto della cornea, intervento che ha un'elevatissima probabilità di successo e che non richiede l'utilizzo di successive terapie farmacologiche antirigetto, queste persone tornano a vedere poco dopo l’intervento, recuperando così una vita normale.

Senza donazione non c’è trapianto: esprimere la propria volontà in vita è dunque un gesto di grande umanità e con una importante valenza sociale.

Come esprimere la volontà di donare

Dalla maggiore età è possibile esprimere la volontà di donare all'anagrafe del comune di residenza al momento del rilascio o rinnovo della carta di identità, agli Urp dell'Ausl, scrivendo una dichiarazione su un foglio bianco con data e firma, iscrivendosi all'Aido, compilando il tesserino blu del Ministero della Salute.

La volonta viene registrata nel Sistema Informativo Trapianti (SIT).

Diritto fondamentale del donatore è la tutela della sua volontà. Ciò significa che nessuno può opporsi nel caso egli abbia espresso in vita il proprio assenso alla donazione.

Quando può avvenire il prelievo di cornee

Il prelievo delle cornee viene effettuato dopo la morte su persone in età compresa tra i 14 e gli 80 anni; il prelievo viene eseguito da medici abilitati al prelievo entro massimo 24 ore dalla morte. 

Se il possibile donatore non ha espresso la volontà di donare quando era in vita, il prelievo deve essere autorizzato da familiari aventi diritto, come il coniuge non legalmente separato, figli, genitori, come prevede la legge.

Chi può donare?

Quasi tutti, compatibilemte con l'età. Sono infatti estremamente limitati i casi di esclusione dalla donazione: positività per gravi infezioni virali, quali epatite e AIDS, gravi patologie tumorali del sangue, malattie degenerative neurologiche e poche altre situazioni di raro riscontro. Solo tumori dell’occhio ed interventi di correzione della miopia rappresentano cause locali di esclusione dalla donazione.

Dopo il prelievo delle cornee la salma appare deturpata?

Assolutamente no. Dopo il prelievo della cornea l’occhio mantiene la sua consistenza, la palpebra viene mantenuta chiusa da un sottilissimo punto di sutura, che risulta praticamente invisibile. Quindi la salma appare assolutamente integra e può essere esposta normalmente.

La Banca delle cornee della Regione Emilia-Romagna

Ogni cornea prelevata, prima di essere distribuita al centro oculistico che la trapianta, viene esaminata presso la Banca delle Cornee che ne valuta la qualità ed anche l’assoluta assenza di trasmissione di altre patologie. La Banca delle Cornee della Regione Emilia-Romagna è a Bologna, valuta e distribuisce tutte le cornee prelevate nella nostra regione.

Il trapianto di cornee è un intervento gratuito

Negli ospedali pubblici il trapianto di cornee viene eseguito gratuitamente seguendo una lista di attesa che viene gestita dal Coordinamento Regionale dei Trapianti e dalla Banca delle Cornee.

Il prelievo di cornee all'Ospedale di Vaio: il percorso

All'Ospedale di Vaio è attivo un programma per la donazione delle cornee, gestito da un Coordinamento locale. 

Quando avviene un decesso in uno dei reparti dell’ospedale, i sanitari contattano un numero di telefono dedicato attivo 24 ore su 24 afferente al reparto di Anestesia e Rianimazione. Gli anestesisti effettuano una valutazione della documentazione sanitaria del potenziale donatore e in caso di idoneità attivano la procedura contattando il coordinatore locale.

Per maggiori info scarica la guida realizzata dal Coordinamento locale dell'Ospedale di Vaio.

Nei link utili, i siti regionali e nazionali di riferimento per la donazione.

Chi siamo

Coordinamento locale dell'Ospedale di Vaio

Elisabetta Abbati,
coordinaltore locale
Lucia Aldigeri e Silvia Pelizzari, infermiere
email: copfidenza@ausl.pr.it
Proprietà dell'articolo
modificato:martedì 26 marzo 2024

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