03/04/2020 - E’ Massimo Fabi, già commissario straordinario di Azienda Ospedaliero-Universitaria il nuovo commissario straordinario di Azienda Usl di Parma. Fabi succede a Elena Saccenti che aveva rassegnato le proprie dimissioni, d’accordo con la Regione, per aver maturato i requisiti della pensione.
“La situazione che si è creata in questi mesi, con l’emergenza Coronavirus e che richiede la massima efficienza organizzativa possibile – spiega la nota della Regione – ha spinto la Giunta a prorogare gli incarichi esistenti e a definire immediatamente la designazione di Massimo Fabi per assicurare la continuità amministrativa, gestionale e organizzativa, per garantire la tutela della salute e i servizi in questa fase emergenziale”.
“Le prossime mosse per contrastare l’epidemia – spiega Massimo Fabi – saranno in continuità con quanto assunto da me ed Elena Saccenti nell’ultimo mese, gestito grazie alla generosità e al sacrifico degli operatori delle due Aziende sanitarie, negli ospedali e sul territorio. Saranno in continuità con il lavoro fatto per potenziare la nostra rete ospedaliera di Parma e provincia che conta qualcosa come oltre 1100 posti letto dedicati alle persone che hanno sintomatologia importante, 60 posti letto nelle terapie intensive del Maggiore, 15 all’ospedale di Vaio e oltre 100 letti messi a disposizione dal privato accreditato. Un sistema che si integra con le attività del territorio, con il lavoro dei medici di famiglia, con il lavoro importantissimo di sanità pubblica. Un sforzo incredibile reso possibile da tutto il personale delle due Aziende”
“Il mio grazie – conclude Fabi – va a tutti gli oltre 7000 dipendenti di un sistema sanitario che è veramente strepitoso. Uno sforzo che continua e che però ha bisogno dell’abnegazione e dell’aiuto di tutti. Quindi non mi stancherò mai di dire che senza il rispetto delle norme non fermeremo mai l’epidemia. Mi raccomando state a casa e rispettate il distanziamento anche con i vostri familiari. Aiutateci perché tutta la sanità di Parma sta lavorando senza tregua. E senza sosta”.