Infermiere: esperienza e formazione per un ruolo sempre più qualificato
Le due Aziende sanitarie di Parma aderiscono alla Giornata internazionale dell’infermiere del 12 maggio e sottolineano l’importanza di una professione da sempre punto di riferimento del paziente
10/05/2024 - Esperienza e formazione, sono queste le parole chiave che stanno accompagnando una professione, da sempre punto di riferimento del paziente, come quella dell’infermiere. Lo ribadiscono la direttrice delle Professioni sanitarie di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Isabella Raboini e il direttore Assistenziale di Azienda Usl Emilio Cammi in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere del 12 maggio, cui le due Aziende sanitarie aderiscono, sottolineando le nuove funzioni e l’alto valore assunto da questi professionisti in tutti i percorsi di cura, sia in ospedale che sul territorio.
Una professione prevalentemente femminile se si considera che nelle due Aziende sanitarie le infermiere rappresentano il 78% del personale assunto con quella qualifica con una presenza maschile che negli ultimi anni mostra un lieve aumento. Quindi su un totale di 2.992 infermieri (di cui 1.959 dipendenti di Ospedale Maggiore e 1.033 di Azienda Usl) 2.329 sono donne.
“I ruoli che si stanno profilando in riferimento alla crescita professionale dell’infermiere sono sempre di maggiore responsabilità e sempre più incentrati sulla presa in carico dei pazienti - continuano Raboini e Cammi. - I modelli assistenziali stanno cambiando: dalla cura specifica della patologia si è passati a modelli che prevedono una presa in carico totale del paziente con tutte le sue esigenze di salute. Questo comporta che la persona venga indirizzata ed assistita, nei percorsi sanitari appropriati, in continuità dal domicilio al ricovero ospedaliero e al rientro nella sua abitazione e nel suo contesto familiare”.
In una gestione integrata e multiprofessionale dell’assistenza, gli infermieri rappresentano lo snodo intorno al quale si definiscono e si risolvono i bisogni dei pazienti, grazie a competenze specifiche che si integrano con quelle degli altri professionisti coinvolti nella presa in carico delle persone assistite.
Negli ultimi anni nelle Aziende sanitarie sono stati attivati incarichi professionali sempre più qualificati, frutto dell’esperienza maturata sul campo e della formazione specifica nell’ambito di competenza. E per fare un esempio, Isabella Raboini cita l’infermiere Case manager, che rappresenta il collegamento tra percorsi ospedalieri e territorio. “Il Case manager è colui che identifica il percorso extra-ospedaliero più idoneo al singolo paziente, accompagnandolo in tutto l'iter assistenziale ed educativo e diventando un punto di riferimento non solo per la persona ma anche per la famiglia e l'equipe multidisciplinare che l’assiste”.
“La sfida emergente - spiega Emilio Cammi - è quella di rendere maggiormente attrattiva la professione infermieristica, che tanto ha fatto e continuerà a fare, nel contribuire a migliorare la salute e la qualità di vita delle persone che accedono ai servizi sanitari”.
modificato: | venerdì 10 maggio 2024 |
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