Lenz, a maggio l'esito del laboratorio condotto in collaborazione con l'Ausl

Il 30 e 31, a Teatro Lenz, nell'ambito del progetto Pratiche di Teatro Sociale. In scena persone afferenti al Servizio Dipendenze Patologiche

12/05/2023 - Valentina Barbarini, icona di molte creazioni Lenz dagli anni Duemila, sarà l'artista associata protagonista della sesta Parentela 2023 del progetto triennale Lenz NDT.02 Bestiario_Femminile Animale, con il laboratorio Pratiche di Teatro Sociale - condotto in co-docenza con la performer Monica Barone e rivolto a persone afferenti al Servizio Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Parma.  Il laboratorio, incentrato sul mito di IPHIGENIA IN AULIDE, porterà a un esito performativo pubblico a Lenz Teatro il 30 e il 31 maggio. 

Questa l’intenzione-guida del laboratorio, nelle parole dell’artista “Dar un seguito allo studio del materiale di Ifigenia in Aulide significa riprendere in mano un’indagine sulle molteplici possibilità che si nascondono lungo una strada apparentemente segnata. Indagare da prospettive diverse l’accettazione passiva di un ordine superiore, di un potere maschile dato per scontato, la ribellione, o la scelta di un percorso individuale e ibrido che si nasconda dietro le apparenze più immediate della narrazione Un percorso ibrido in cui ciascuna si colloca, in piena legittimità, ad un punto differente. In questo senso la prassi laboratoriale è anch’essa un percorso, un itinerario verso l’autorizzarsi ad avere una voce.”

In scena Allieve e allievi del laboratorio Pratiche di Teatro Sociale Ser. Dp. Ausl Parma

Lenz Teatro Sala Est

  • martedì 30 maggio ore 18.00 ESALTAZIONI II | IPHIGENIA IN AULIDE performance
  • mercoledì 31 maggio ore 18.00 ESALTAZIONI II | IPHIGENIA IN AULIDE performance

 

Per informazioni e prenotazioni

Lenz Teatro - Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141 - Mob + WhatsApp 335 6096220 mail info@lenzfondazione.it

Note

Pratiche di Teatro Sociale è un progetto di sensibilizzazione teatrale che si articola in differenti percorsi laboratoriali rivolti a persone con disabilità intellettive, fisiche e sensoriali, ad ex lungo-degenti psichici, e a persone normalmente escluse dai processi artistici. Il teatro contemporaneo sente maturare in un processo naturale la necessità di fondersi con l’essere sociale in condizione di fragilità, vulnerabilità, debolezza, sofferenza, alla ricerca di una nuova resurrezione artistica.

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modificato:mercoledì 31 maggio 2023

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