Da Case della Salute a Case della Comunità, al via il percorso formativo

Alla Fattoria di Vigheffio il seminario per accompagnare la transizione in una logica di innovazione e prossimità. Dichiarazioni, fotogallery e interventi dei relatori

23/02/2024 - Grande partecipazione, venerdì 23 febbraio alla Fattoria di Vigheffio, per la presentazione del percorso di accompagnamento dalla Case della Salute alle Case della Comunità. Un percorso che coinvolge da vicino professionisti sanitari e dei servizi sociali, operatori del terzo settore e volontari, per innovare i servizi sanitari e renderli più vicini al cittadino.

Ad aprire i lavori è stato Matteo Garofano, responsabile settore Formazione e sviluppo del potenziale AUSL e AOU Parma. Sono intervenuti Pietro Pellegrini, sub commissario sanitario dell'Azienda Usl di Parma, Paolo Martelli, Magnifico Rettore Università di Parma, Michele Guerra, Sindaco Comune di Parma e Arnaldo Conforti, Direttore CSV Emilia - sedi di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Il seminario ha visto gli interventi di Fabia Franchi, Responsabile settore Assistenza territoriale Direzione generale cura della persona, salute e welfare Regione Emilia-Romagna, Ettore Brianti, Assessore alle Politiche sociali Comune di Parma, Giuseppe Costa, Professore ordinario di salute pubblica Università di Torino, Lorella Franzoni, Direttrice Centro di formazione e ricerca su sistemi sanitari Università di Parma, Marco Ingrosso, Sociologo della salute e della cura, già Professore ordinario Università di Ferrara, Matteo Garofano, Responsabile settore Formazione e sviluppo del potenziale AUSL e AOU Parma, Diletta Priami, Coordinatrice funzione Formazione - settore Innovazione nei servizi sanitari e sociali Direzione. La mattina si è conclusa con una rappresentazione teatrale partecipata, a cura di Roberto Mazzini e Cooperativa Giolli.

In allegato gli interventi dei relatori.

"Vogliamo far sì che la Casa della comunità diventi il primo luogo di cura per le persone, dove trovare tutta l'assistenza necessaria affinché possano sviluppare nella loro casa il loro progetto di vita e lì vivere meglio. - ha dichiarato Pietro Pellegrini, sub commissario sanitario dell'Azienda Usl di Parma - Per fare ciò, vogliamo attivare le risorse dell'intera comunità, per aumentare quel capitale sociale che nel nostro territorio è molto ricco proprio per la presenza, oltre che degli enti locali, dell'università, del volontariato e del terzo settore e ancora  le associazioni di imprenditori, i sindacati, le parrocchie. Abbiamo bisogno di creare un sistema che sia partecipato e che porti a realizzare nuovi servizi di comunità e di prossimità, che leghino dunque la Casa della comunità alla casa della persona”.

“Oggi è una giornata importante – ha rimarcato il sindaco di Parma Michele Guerra - perché si parla di una transizione fondamentale: il passaggio dalle Case della salute alle Case della comunità. Lo dice la parola stessa: comunità al posto di salute significa che il benessere di una città non è più soltanto pensato in termini sanitari, ma è pensato in un termine di welfare più ampio. Parma ha una tradizione di Case della salute molto importante.  Ora bisogna insistere secondo quelle che sono le linee del grande Patto sociale che abbiamo sottoscritto tutti insieme.  È bello che il percorso formativo parta qui a Vigheffio, che è un luogo non neutro, è un luogo che racconta una storia precisa e la porta con sé. E noi speriamo la proietti in un futuro assolutamente luminoso per la nostra città”.

“Il significato della giornata di oggi per l'università è legato alla partecipazione da parte dei nostri docenti e professionisti, all'evoluzione della Casa della salute, alla Casa di comunità - ha aggiunto il magnifico rettore dell'università di Parma Paolo Martelli - Andiamo verso una ricerca continua di nuove professionalità, perché i tempi cambiano molto rapidamente e cambia molto rapidamente la società. Nuove professionalità si affacciano, dobbiamo essere in grado di individuarle e soprattutto di formarle in un concetto molto chiaro di interdisciplinarità".