Patologie di genere: nuovi riconoscimenti nazionali per gli ospedali Maggiore, Vaio e Santa Maria

Fondazione Onda ha assegnato tre “bollini rosa” all’Ospedale di Parma e due alle strutture di Fidenza e Borgotaro per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie sia femminili che trasversali ai generi

10/01/2024 - Gli ospedali di Parma e provincia sono sempre più “attenti” alle patologie femminili, con diagnosi e cure specificamente dedicate ed appropriate.

Un’ulteriore conferma arriva dai nuovi riconoscimenti per il biennio 2024-2025 che la Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulle malattie della donna e di genere) ha assegnato recentemente all’Ospedale Maggiore di Parma, all’Ospedale di Vaio a Fidenza e all’Ospedale Santa Maria a Borgotaro, in quanto strutture ospedaliere che a livello nazionale si sono distinte per l’offerta di servizi e percorsi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, ma anche alle malattie che riguardano trasversalmente uomini e donne in un’ottica di genere. Nella cerimonia di consegna dei riconoscimenti per il prossimo biennio che si è tenuta a Roma, l’Ospedale Maggiore ha ottenuto, per il decimo anno consecutivo, il numero massimo di “bollini rosa” (tre), mentre per l’Ospedale di Vaio e l’Ospedale Santa Maria di Borgotaro la valutazione è salita da uno a due “bollini rosa”.

Per i tre ospedali è una nuova e ulteriore conferma dell’impegno che assicurano i professionisti nell’applicazione costante di percorsi diagnostico-terapeutici specificatamente progettati per la gestione, in un’ottica di genere, sia delle patologie tipicamente femminili sia di quelle che trasversalmente interessano tutti”, sostiene il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e commissario straordinario dell’Azienda Usl di Parma, Massimo Fabi.

“Tengo a ringraziare tutti i professionisti sanitari che ogni giorno rendono concreti i nostri percorsi di cura per la cittadinanza, anche con attenzione al delicato tema della medicina di genere – afferma Giovanna Campaniello, direttrice della SSD Governo Clinico, gestione del rischio e coordinamento qualità e accreditamento del Maggiore di Parma e referente interaziendale “bollini rosa” - Partecipando ai Bollini Rosa i nostri professionisti hanno rinnovato il proprio impegno attivo per sostenere una prevenzione rispettosa delle differenze”.

Sono stati tre i criteri tenuti in considerazione nell’assegnazione dei “bollini rosa”: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented; l’offerta di servizi relativi all’accoglienza a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale); e infine, il livello di preparazione della struttura ospedaliera per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale. La valutazione delle strutture ospedaliere da parte della Fondazione Onda e l’assegnazione dei “bollini rosa” sono avvenute tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.

Le candidature dei tre ospedali, culminate con i nuovi riconoscimenti della Fondazione Onda, sono state seguite da Giovanna Campaniello con la collaborazione di  Francesca Spagnoli, dirigente medico della direzione del presidio ospedaliero aziendale Ausl e referente “bollini rosa” per il Santa Maria di Borgotaro e di Elisa Zanardi dell’area Affari generali del Distretto e dell’ospedale di Fidenza, per il quale è referente “bollini rosa”. 

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modificato:venerdì 19 gennaio 2024

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