Langhirano, precisazioni Ausl alle critiche Legacoop

Confermato il percorso d'integrazione con il privato sociale nel rispetto dei lavoratori e dei pazienti in cura al Centro cure progressive

24/07/2017 - In riferimento alla nota stampa di Legacoop ripreso dal sito di Repubblica Parma con il titolo “Langhirano, Asl reintegra il servizio e Proges licenzia” interviene l’Azienda sanitaria a precisazione.

Non c’è stata nessuna scelta unilaterale. La decisione di trasferire la gestione del Centro di Cure Progressive di Langhirano dall’Asp all’AUSL è frutto di un percorso condiviso, nell’ambito del Comitato di Distretto Sud-Est – organismo deputato alla definizione della programmazione dei servizi socio-sanitari - con Amministratori locali e la stessa Asp, titolare del servizio. L’orientamento dei Sindaci soci Asp di perfezionare la decisione in argomento è noto da tempo ed è stata formalizzata all’AUSL con nota del 16 dicembre 2016.

Non c’è stata nessuna comunicazione tardiva. Il confronto sopra citato è durato oltre un anno nel corso del quale si sono svolti numerosi incontri tra l’AUSL e le Organizzazioni Sindacali (di Sanità ed Enti locali). L’AUSL ha fin da subito interagito con l’Asp affinché il passaggio – da soggetto pubblico (Asp) ad altro soggetto pubblico (Azienda sanitaria) - si svolgesse nel pieno rispetto delle norme che regolano la Pubblica Amministrazione e quindi anche nel rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti.

Le motivazioni della scelta. A seguito della volontà espressa dai Sindaci soci Asp, avallata dal Comitato di Distretto Sud-Est, la scelta dell’Azienda USL è stata quella di valorizzare i percorsi di integrazione e lo sviluppo delle attività del Centro con quelle della contigua Casa della Salute di Langhirano, per potenziare i percorsi di cura a favore degli ospiti.

Non c’è nessuna inversione nelle politiche del welfare. L’Azienda USL conferma il valore dell’integrazione con il privato sociale e la cooperazione. Innumerevoli sono le esperienze – nell’assistenza agli anziani, ai disabili, ai minori, ai malati psichiatrici – che hanno visto i servizi dell’AUSL non solo collaborare in modo positivo, ma anche co-progettare servizi innovativi con il terzo settore. Ne è recente testimonianza l’esperienza della Fattoria di Vigheffio e il tavolo aperto con le compagini sociali, per ulteriori progetti di sviluppo. La Direzione dell’AUSL rimane sorpresa per le affermazioni di Legacoop, in particolare per quanto attiene alle politiche di welfare.

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modificato:lunedì 24 luglio 2017

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