Quando il promotore della salute entra in carcere: bilancio di un anno di attività del progetto
Un’iniziativa dell’AUSL realizzata in collaborazione con gli Istituti Penitenziari di Parma
18/12/2019 - A un anno dall’avvio del progetto della Regione Emilia-Romagna “La promozione della salute in carcere”, l’Azienda USL fa un primo bilancio dell’attività svolta negli Istituti penitenziari di Parma, a partire dagli obiettivi raggiunti, per arrivare alle future iniziative.
Il progetto, nel 2019, ha previsto il lavoro di una trentina di persone del circuito alta sicurezza, alcune gravemente malate, su 3 temi: le emozioni; come avere un sistema sanitario più efficiente in carcere; quali strategie e risorse per una detenzione più attenta alle condizioni di salute.
Gli esiti del lavoro, gli spunti di riflessione scaturiti insieme a nuove progettualità, sono stati presentati nei giorni scorsi nel teatro degli Istituti Penitenziari di via Burla, alla presenza, tra altri, per l’AUSL di Elena Saccenti, direttore generale; Faissal Choroma, responsabile U.O. Salute negli Istituti Penitenziari, Catia Boni, referente del progetto e le promotrici della salute Anna Ceci, Gokce Hazal Karabas e Marisa Iannucci; per gli Istituti Penitenziari, di Tazio Bianchi, direttore e Domenico Gorla, comandante. Presente anche il Garante dei detenuti della Regione Emilia-Romagna Marcello Marighelli, mentre il Garante di Parma Roberto Cavalieri non ha potuto partecipare per impegni improrogabili.
Tanti i percorsi di miglioramento portati all’attenzione dell’Azienda sanitaria e dell’Istituto di pena, alcuni dei quali hanno già avuto avvio.
Scarica in "Allegati" l'opuscolo “Un viaggio attraverso il modo delle emozioni in carcere”.
modificato: | mercoledì 18 dicembre 2019 |
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