Vaio, prestigioso riconoscimento alla Cardiologia dell’Ospedale

Marta Rasia e il team dei cardiologi della struttura Ausl fidentina premiati al congresso ANMCO di Bologna per aver scoperto la correlazione tra la mutazione genetica in una proteina e scompenso cardiaco

03/01/2025 - Prestigioso riconoscimento per l’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale di Vaio, protagonista all’ultimo congresso regionale dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) di Bologna, nello scorso autunno. Marta Rasia,  cardiologa della struttura dell’Ausl, ha infatti ricevuto il primo premio nella sezione “Contest prize per cardiologi under 40”, per aver presentato una importante scoperta nell’ambito delle cardiomiopatie dilatative.

Grazie ad una consolidata collaborazione tra l’ambulatorio Cardiomiopatie-elettrofisiologia dell’ospedale di Vaio e la Genetica medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara,  il gruppo di cardiologi dell’area scompenso ed elettrofisiologia, guidato da Emilia LoJacono e Paolo Pastori, ha dimostrato una correlazione tra una mutazione genetica e alcune forme di scompenso cardiaco, che colpiscono in particolare persone in giovane età (40-50 anni) e con esiti potenzialmente gravi.

Partendo da un’indagine genetica su un paziente quarantacinquenne con cardiomiopatia dilatativa in cura all’ospedale di Vaio, è stato dimostrato che questa condizione può essere causata da una mutazione di un frammento di DNA che, in condizioni normali, serve all’organismo per produrre una proteina specifica presente nei cardiomiociti, le cellule che compongono i muscoli cardiaci. Questa proteina, chiamata BAG3, è già nota per essere associata, se alterata, a forme di cardiomiopatia. La novità della scoperta è proprio il tipo di mutazione identificata e fino ad ora mai descritta in letteratura scientifica. Questa mutazione induce a produrre cellule del cuore con una struttura “sbagliata”, costringendo il muscolo cardiaco a non funzionare efficacemente, in un quadro di scompenso.

“Desidero complimentarmi con la dottoressa Rasia e tutta l’equipe  - ha commentato Giovanni Tortorella, direttore dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale di Vaio – per questo prestigioso premio. Si tratta – ha continuato Tortorella – non solo di un riconoscimento per una scoperta che apre a nuovi scenari di diagnosi e terapie, ma anche di una conferma che il nostro modello di presa in carico dei pazienti è efficace.”

Sulla base di alcune indicazioni scientifiche infatti, le persone affette da cardiomiopatia dilatativa seguite all’ospedale di Vaio vengono sottoposte anche ad un prelievo ematico che viene inviato al laboratorio di Genetica medica dell’ospedale di Ferrara per l’analisi del DNA. Grazie alla telemedicina i risultati vengono poi illustrati dai genetisti ferraresi, con una videochiamata eseguita dalla struttura fidentina  alla presenza dello specialista cardiologo e del paziente che  ha così la possibilità di conoscere direttamente il team multiprofessionale che ha in gestione il suo caso.

“Voglio congratularmi con tutti i professionisti della cardiologia dell’ospedale di Vaio – ha aggiunto il sub commissario sanitario dell’Azienda Usl di Parma Giuseppina Rossiper un risultato scientifico che consente ai cittadini di accedere ai più aggiornati percorsi di cura, frutto di un lavoro di ricerca, studio e collaborazione con altre importanti realtà regionali”.

 

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modificato:venerdì 3 gennaio 2025

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