26/03/2019 - Intervenire chirurgicamente sulle neoplasie dell’apparato digerente, senza utilizzare il bisturi. Una tecnica innovativa che oggi è realtà anche all’Ospedale di Vaio, grazie alla donazione di Fondazione Cariparma e ARIM, che hanno messo a disposizione dell’Unità Operativa Complessa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia un’apparecchiatura per il trattamento chirurgico dei tumori gastrointestinali senza l’utilizzo del bisturi.
Si chiama idrodissettore, e si tratta di uno strumento di ultima generazione che consentirà agli specialisti di rimuovere i tumori nel loro stadio iniziale, di esofago, stomaco ed intestino attraverso un getto d’acqua ultrasottile e ad alta pressione, senza interessare i tessuti circostanti.
Martedì 26 marzo la cerimonia di ringraziamento, che si è aperta con le parole di Elena Saccenti, Direttore Generale Azienda USL di Parma. "Stiamo innovando e potenziando i servizi dell’Ospedale di Vaio - ha detto il direttore - non solo per i cittadini di Fidenza, ma per tutta la comunità provinciale. La crescita dell’Ospedale di Vaio è ancora una volta possibile grazie alla Fondazione Cariparma e all’ARIM, insieme alle Amministrazioni comunali di Fidenza e Salsomaggiore che ci stimolano sempre a fare meglio.
"Con questo contributo - ha continuato Anna Mazzucchi, Vice Presidente Fondazione Cariparma - confermiamo l’attenzione di Fondazione Cariparma affinchè si possano migliorare i servizi per la comunità, come quelli di un ospedale, attraverso l’innovazione tecnologica". "Continuiamo e continueremo - ha aggiunto Lamberto Cervi, Presidente ARIM - ad essere vicini a questo Ospedale, sostenendo la sua innovazione tecnologica, contribuendo a progetti come questo"
Tanti i benefici per i pazienti che dovranno essere operati. "Questa nuova apparecchiatura - ha specificato Paolo Orsi, Direttore U.O.C. Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia - ha due vantaggi fondamentali: la minor invasività e la riduzione del dolore".
"Anche grazie a donazioni come quella di oggi - ha concluso Andrea Massari, Sindaco Comune di Fidenza - si confermano i livelli di assoluta eccellenza dei servizi di questo Ospedale, dove il grande valore aggiunto è la dimensione umana. Anche per questo, tanti fidentini hanno un legame forte con il loro Ospedale, sia come stimolo a migliorarlo, sia quando ci sono da sottolineare aspetti molto positivi, come lo è l’iniziativa di oggi".
La possibilità per il chirurgo di intervenire con maggior precisione ed efficacia, ma soprattutto una minore probabilità di complicanze post-operatorie per il paziente come emorragie ed aderenze, sono solo alcuni dei vantaggi che questa tecnica mininvasiva offre nel trattamento delle patologie tumorali. Attraverso l’idrodissezione, una vera e propria “chirurgia senza bisturi”, la rimozione del tessuto malato verrà effettuata durante una normale seduta di colonscopia o gastroscopia, riducendo in modo significativo il tempo di durata dell’intervento e quindi consentendo al paziente – in alcuni casi - la dimissione in giornata.
L’apparecchiatura, donata lo scorso dicembre, ha un valore di 60.000 euro ed è già in piena operatività: sono già stati trattati quindici pazienti con l’utilizzo di questa tecnica e, da una prima stima, si calcola che i possibili candidati sottoposti a questo tipo di intervento potranno essere circa 100 in un anno. Attraverso le campagne di screening che consentono una diagnosi precoce dei tumori del colon retto, il numero è tuttavia destinato ad aumentare.
L’Unità Operativa Complessa di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia, diretta da Paolo Orsi, è composta da quattordici medici, diciotto infermieri e due operatori socio-sanitari. E’ presente nell’Ospedale di Vaio (Fidenza) con tre sale capaci di operare in contemporanea e all’Ospedale di Borgo Val di Taro, oltre alle sedi di Fornovo, Colorno e San Secondo Parmense. Nel 2018, l’equipe del Prof. Orsi ha svolto 8.500 prestazioni endoscopiche, di cui quasi 5.200 solo a Vaio, mentre viene effettuata una media annua di visite gastroenterologiche che si avvicina alle 1.600 prestazioni.
Arim (Associazione ricerca e prevenzione malattie intestinali) è un’associazione di volontariato che opera nella tutela della salute dal 2007. Nata a Fidenza (Parma), ha come fine la promozione della salute in quanto felice integrazione dell’uomo nel suo ambiente, con interventi operativi nell’ambito della ricerca e della prevenzione sanitaria delle malattie gastrointestinali. L’Associazione opera in stretta collaborazione con associazioni di volontariato, centri di gastroenterologia medica universitari e ospedalieri, istituti a carattere scientifico, in coerenza con i criteri stabiliti dalle Società italiane di gastroenterologia (Sige), di Endoscopia digestiva (Sied) e dal Servizio sanitario nazionale.