Influenza stagionale, continuano le vaccinazioni

I vaccini sono gratuiti per malati cronici, over65enni e addetti a servizi essenziali. Dove, come e perchè vaccinarsi

04/11/2016 - E' iniziata il 7 novembre in tutta la provincia la campagna di vaccinazione anti-influenzale attuata dall’Azienda USL di Parma con la collaborazione dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta.

Venerdì 4 novembre la conferenza stampa di presentazione della campagna.

“Oggi siamo in tanti a partecipare a questa conferenza – ha dichiarato Ettore Brianti, direttore sanitario AUSL Parma - perchè vogliamo fare sistema nel sottolineare l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, come metodo efficace e sicuro per prevenire una patologia che, soprattutto se contratta da soggetti fragili - anziani o malati crinici - può presentare complicanze anche gravi”.

“L'Ordine sostiene questa campagna – ha aggiunto Pierantonio Muzzetto, presidente Ordine medici della provincia di Parma - nella certezza che la vaccinazione sia uno strumento fondamentale per la salute della collettività”.

In linea a tutti gli interventi dei professioni sanitari presenti. “Ognuno può fare la sua parte per contribuire a ridurre la diffusione dell'influenza – ha detto Marella Zatelli  Direttore area disciplinare Profilassi e Malattie Infettive AUSL Parma  - Quotidianamente, con gesti di protezione molto semplici, come il frequente lavaggio delle mani e attraverso la vaccinazione, che è gratuita per le categorie a rischio. Quest'anno sono disponibili circa 60.000 dosi di vaccino”.

D’accordo Franca Sciarrone, Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica AUSL Parma: “Nonostante lo scorso anno l'influenza sia stata di intensità medio-bassa, nella nostra regione si sono ammalate circa 514.000 persone, a Parma e provincia circa 50.000. L'adesione alla campagna vaccinale è in lieve aumento: più 3% rispetto all'anno 2014-2015. Un cambio di tendenza positivo, ma che non rappresenta ancora il risultato ottimale a cui vogliamo puntare”.

“La vaccinazione – ha ricordato Pietro Vitali, Direttore UOC Igiene ospedaliera, Medicina preventiva e Sicurezza igienico-sanitaria AOU Parma - è offerta gratuitamente agli operatori sanitari - medici e infermieri - del Maggiore, a tutela della sicurezza dei nostri pazienti. Al pari, è garantita anche ai degenti”.

“Anche all'AUSL – ha commentato Alessandro Romanelli, medico competente AUSL Parma - è garantita la vaccinazione gratuita al personale, nei reparti degli Ospedale di Vaio e Borgotaro e nelle Case della Salute, con il triplice obiettivo di tutelare la salute degli operatori e dei nostri utenti e di garantire la continuità assistenziale”. 

“La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata alle donne in gravidanza – ha ribadito Carla Verrotti, direttore Salute donna AUSL Parma - in particolare alla future mamme con malattie respiratorie, diabete o con problemi di obesità. L'influenza, infatti, non agisce solo sulla donna, ma sulla gravidanza, con nascite premature ed anche con la morte in utero.

La vaccinazione – ha continuato Antonio Slawitz, medico di famiglia - è un presidio fondamentale per la salute pubblica. Per i medici è importante non solo vaccinare, ma anche vaccinarsi”.

“Il  lavoro dell'Università, grazie al sistema di sorveglianza – ha concluso Maria Luisa Tanzi, Dipartimento di Sanità pubblica, Sezione igiene, Università di Parma -  è mirato all'identificazione dei virus utile alla preparazione del vaccino. L'efficacia del vaccino, infatti, dipende dalla correlazione tra i ceppi in esso contenuti e quelli circolanti, la sua composizione varia ogni anno”.

PERCHE’ VACCINARSI

Perché, in particolare per le persone anziane e per quelle con malattie croniche, l’influenza può provocare complicazioni, anche gravi, che richiedono ospedalizzazione, ed in alcuni casi il decesso.  L’influenza non va sottovalutata:  è una "grave" malattia che nei paesi industrializzati rappresenta la terza causa di morte per malattie infettive. Inoltre, anche se per tanti la malattia si risolve in pochi giorni, vi sono comunque conseguenze sociali importanti, con rilevanti costi dovuti alla perdita di giorni di lavoro, che, nel caso di servizi pubblici di primario interesse collettivo assumono  particolare rilevanza.

Il picco dell’epidemia influenzale 2015-2016 in Emilia-Romagna è stato raggiunto nel mese di febbraio 2016. Nonostante la stagione influenzale 2015-2016 si sia dimostrata di intensità medio-bassa, nella nostra regione, si sono ammalate circa 514.000 persone, pari all’11.5% della popolazione. L’età più colpita è quella pediatrica, in particolare la fascia d’età 0-4 anni ha raggiunto il picco massimo  di 30 casi ogni 1.000 abitanti. Si sono registrati 30 casi gravi e 6 decessi, in netto calo rispetto al 2014-2015, quando si registrarono 169 casi gravi e 54 decessi. La maggior parte dei casi gravi è stata registrata nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni. Sotto i 5 anni di età si sono verificati 3 casi. Dei 30 casi  gravi, 26 erano persone con fattori di rischio che avrebbero dovuto ricevere la vaccinazione, in realtà solo 6 erano vaccinate. Tra le persone decedute, vi è stata una quindicenne, affetta da malattia cronica, non vaccinata.

PREVENIRE L’INFLUENZA E LA SUA DIFFUSIONE SI PUO’: CON LA VACCINAZIONE

La vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza. E’ un’opportunità per tutelare la propria salute e quella di chi ci sta accanto.

Efficace, perché assicura una buona copertura contro il rischio di complicanze da influenza e di ricovero in ospedale e diminuisce la possibilità di contrarre la malattia. Sicuro, perché i rari effetti collaterali sono limitati, per la gran parte, all’arrossamento della zona in cui viene fatta l’iniezione e, in pochissimi casi, ad un senso di malessere generale, con possibile febbricola.

Ognuno di noi inoltre può limitare la diffusione del virus seguendo semplici misure di protezione personale: lavarsi spesso le mani; coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e poi lavarsi le mani; utilizzare fazzoletti di carta monouso e gettarli in pattumiere chiuse e poi lavarsi le mani.

 A CHI E’ RIVOLTA LA VACCINAZIONE GRATUITA:

  • persone di età pari o superiore ai 65 anni, con e senza patologie;
  • bambini (da 6 mesi), ragazzi e adulti affetti da specifiche malattie croniche (sono comprese: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi  chirurgici, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie come per es. malattie neuromuscolari, epatopatie croniche)
  • bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
  • donne che durante la stagione epidemica (cioè da novembre a marzo) si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
  • persone ricoverate in strutture per lungodegenti;
  • personale sanitario e di assistenza;
  • familiari a contatto di soggetti ad alto rischio (cioè di malati cronici);
  • addetti a servizi essenziali  (es. forze dell'ordine e protezione civile compresi i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale, donatori di sangue, personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali)
  • personale degli allevamenti, dei macelli, veterinari pubblici e  privati, addetti al trasporti di animali.

LE VACCINAZIONI SONO EFFETTUATE GRATUITAMENTE:

Le persone non appartenenti alle categorie sopraccitate possono comunque vaccinarsi: occorre la prescrizione del medico di famiglia, l’acquisto in farmacia del vaccino e la somministrazione (a pagamento) dal proprio medico o pediatra di fiducia.

IL VACCINO

L'efficacia del vaccino dipende dalla correlazione tra i ceppi in esso contenuti e quelli circolanti: per questo motivo la composizione varia ogni anno. Quest’anno, il vaccino contiene due ceppi differenti. All’Azienda USL di Parma sono state assegnate circa 60.000 dosi di vaccino, come lo scorso anno.

Alla conferenza stampa

Alla conferenza stampa che si è tenuta Venerdì 4 novembre 2016 – ore 11 nella sala riunioni Direzione Generale – AUSL di Parma sono intervenuti:  

Ettore Brianti, Direttore Sanitario AUSL di Parma

Pierantonio Muzzetto, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Parma

Marella Zatelli, Direttore area disciplinare Profilassi e Malattie Infettive AUSL di Parma

Franca Sciarrone, Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica AUSL di Parma

Carla Verrotti, Direttore Servizio Salute Donna AUSL di Parma

Alessandro Romanelli, Medico competente AUSL di Parma

Pietro Vitali, Direttore UOC Igiene Ospedaliera, Medicina Preventiva e Sicurezza Igienico-Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Maria Luisa Tanzi, Dipartimento di Sanità Pubblica, Sezione di Igiene, Università degli Studi di Parma


ed erano presenti Professionisti dell’AUSL del Dipartimento di Sanità Pubblica, dei Dipartimenti Cure Primarie e in staff alla Direzione Generale; Rappresentanti dei Medici di famiglia e dei Pediatri di libera scelta; Rappresentanti dei Comitati Consultivi Misti

Note

ALCUNI DATI

Nel corso della campagna 2015-2016 sono stati vaccinati, a Parma e provincia, 55.982 persone, il 3% in più rispetto alla campagna 2014-2015. In particolare, nelle varie categorie, si sono registrate le seguenti adesioni: +3% persone di età uguale o superiore ai 65 anni senza patologie; +4% persone di età uguale o superiore ai 65 anni con  patologie; -4% persone impegnate in attività di primario interesse o pubblica utilità; +17% personale sanitario; +20% altre categorie. Nonostante l’incremento sopra evidenziato, si sottolinea che la copertura vaccinale negli ultra 65enni con patologie croniche in provincia di Parma è passata dal 68,3% del 2009/2010 al 43% del 2015/2016. E’ quindi necessario cercare di invertire la tendenza, per migliorare l’adesione alla vaccinazione nei confronti delle persone che più possono trarne beneficio.

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modificato:lunedì 9 gennaio 2017

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