Ictus cerebrale: cosa fare per ridurre il rischio e individuare i segnali

Nella campagna informativa regionale "Vedo, riconosco, chiamo" le azioni chiave per intervenire in modo tempestivo. A Parma ricoveri in calo (-3%)

Ictus è un termine latino che significa “colpo” (in inglese stroke). Si verifica quando un coagulo di sangue blocca un’arteria cerebrale o quando un’arteria del cervello viene danneggiata e si rompe, provocando interruzione dell'apporto di sangue ossigenato nell'area cerebrale.Ci sono quindi due tipi di ictus: ischemico (dovuto alla chiusura di un’arteria cerebrale) o emorragico (causato dalla rottura di un’arteria cerebrale). 

In Italia l’ictus è la terza causa di morte e rappresenta la prima causa di invalidità.

Vedere, riconoscere e chiamare sono le tre azioni chiave della prevenzione e hanno ispirato lo slogan “Vedo, riconosco, chiamo”  della campagna di informazione e sensibilizzazione della Regione Emilia-Romagna, con un obiettivo preciso: spingere le persone a individuare in modo precoce e tempestivo i sintomi dell’ictus cerebrale, per poter chiamare al più presto i soccorsi. Perché, in questo caso, anche qualche minuto in meno può fare la differenza. 

Per la campagna è stato realizzato un video, dove il comico e attore Giuseppe Giacobazzi - in una situazione ai confini tra sogno e realtà - interviene e allerta prontamente il 118 per tre casi di ictus, che si verificano uno dopo l’altro. Guarda il video

È stata creata anche una pagina web http://www.regione.emilia-romagna.it/campagnaictus  che comunica le nozioni fondamentali sull’ictus e illustra la campagna

Fattori di rischio per l’ictus sono la pressione alta, alcune cardiopatie, il diabete, il sovrappeso, elevati livelli di colesterolo, il fumo e l’abuso di alcol. In altri termini, è lo stile di vita che aumenta in maniera consistente l’insorgenza della patologia. Patologia che si manifesta improvvisamente, con sintomi quali la paralisi, o il formicolio al viso, al braccio e alla gamba; la vista annebbiata o diminuita in uno o entrambi gli occhi; la difficoltà a pronunciare o comprendere frasi; la perdita di equilibrio, la vertigine e la mancanza di coordinazione

Leggi il comunicato stampa della Regione sulla Giornata mondiale contro l'ictus cerebrale

 

Note

Nel 2022 in Emilia-Romagna si è riscontrato un incremento di pazienti ricoverati con ictus sistemico acuto (6.321 contro 6.278 nel 2021) e sono state quasi 14mila (esattamente 13.925) le chiamate al 118 registrate nelle tre Aree vaste delle centrali operative come “sospetto ictus”. Considerando il territorio di ogni singola Azienda sanitaria, nel 2022 (rispetto al 2021) si è registrato un aumento dei pazienti ricoverati in provincia di Modena (+3%), Bologna (+3%) e nel territorio dell’Ausl Romagna (+6%), e una diminuzione a Piacenza (-10%), Parma (-3%), Reggio Emilia (-4%) e Ferrara (-8%).
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modificato:venerdì 3 novembre 2023

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