Cure a domicilio Covid: ecco l'attività delle Usca a Parma

A livello provinciale sono 8 le Unità speciali di continuità assistenziale, 38 i medici e operatori sanitari coinvolti e più di 1200 le prestazioni erogate: il bilancio di oltre un mese di lavoro

07/05/2020 - Vere e proprie “squadre” formate da medici di famiglia, specialisti, infermieri, con il compito di individuare e assistere, al proprio domicilio, le persone affette da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero: sono le Unità speciali di continuità assistenziale, le cosiddette Usca, istituite presso tutte le Aziende Usl in Emilia-Romagna.

L’attività, avviata a Parma e provincia dal 30 marzo, è svolta da 7 Usca: 3 nel Distretto di  Parma, 2 nel Distretto di Fidenza, 1 nel Distretto Sud-Est e 1 nel Distretto Valli Taro. Operative sette giorni su sette dalle 8 alle 20, supportano i medici di famiglia nella cura a domicilio dei propri assistiti ammalati di coronavirus. 

I professionisti coinvolti

Medici di continuità assistenziale, di assistenza primaria e che frequentano il corso di Formazione specifica in Medicina Generale, specialisti, specializzandi: sono 34 i professionisti che in provincia sono coinvolti nell’attività di assistenza nelle Usca. A questi si aggiungono 4 infermieri.

Le prestazioni erogate

Dalla loro attivazione fino al 3 maggio, le Usca hanno assicurato complessivamente 1.239 prestazioni: 204 visite nelle Case residenze anziani, 751 visite domiciliari, 210 triage telefonici, 7 terapie, 67 tra elettrocardiogrammi, tamponi, terapie farmacologiche, eco polmonari.

In Regione

Le Usca attive in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, sono 81 e coinvolgono oltre 400 medici e 108 tra infermieri, operatori socio-sanitari e altro personale. Più di 20mila prestazioni erogate: non solo tamponi ma anche, ad esempio, elettrocardiogrammi, ecografie polmonari, somministrazione di terapie, visite alle residenze anziani.

Leggi il comunicato stampa della Regione