Un nuovo kit wireless per ecografie polmonari a domicilio

Donato al Servizio di ossigeno e ventiloterapia dell'Ausl da Chiesi Italia

26/06/2020 - Un’indagine ecografica dell’apparato respiratorio precisa e veloce, eseguita direttamente al domicilio dei pazienti più vulnerabili: oggi tutto questo è possibile grazie ad un kit per sonda ecografica wireless, donato da Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi, al Servizio di ossigeno e ventiloterapia domiciliare dell’Ausl di Parma. Si tratta di una tecnologia innovativa, che consente di effettuare a domicilio  la diagnosi precoce di patologie respiratorie utilizzando una strumentazione  senza fili, evitando quindi gli spostamenti ad alcune categorie di persone definite a rischio.

La sonda, modello “Cerbero”  con tecnologia wi-fi, trasmette i dati ad un tablet che, con l’installazione di un’apposita applicazione, permette di visualizzare le ecografie polmonari senza collegare cavi, consentendo ai professionisti Ausl di tutta la provincia di trasportare agevolmente l’apparecchiatura.

"Siamo profondamente grati a Chiesi Italia - ha commentato il Direttore Sanitario Giuseppina Frattini per averci fornito una tecnologia che risponde ad una necessità particolarmente attuale: la diagnosi pneumologica nei pazienti più fragili. Durante l’emergenza covid è stato svolto un grande lavoro da parte delle nostre equipe mobili multidisciplinari: attività che oggi, grazie a questa generosa donazione, potrà essere ancora più completa ed approfondita, con la possibilità di monitorare i pazienti direttamente a domicilio o nelle strutture residenziali, e continuerà anche quando questa emergenza sarà terminata."

Il kit completo, composto da sonda, tablet ed alcuni accessori verrà utilizzato nelle visite pneumologiche e multispecialistiche su pazienti fragili (anziani la cui condizione di vulnerabilità sanitaria aumenta il rischio di complicanze, potenzialmente anche gravi). Oltre a consentire una diagnosi a domicilio di patologie respiratorie collegate all’infezione da covid-19,  il kit verrà largamente utilizzato anche per condurre indagini pneumologiche di routine, come l’individuazione di addensamenti polmonari o versamenti pleurici.

"L’importanza di questa tecnologia - ha invece detto il Direttore del Dipartimento Cure Primarie del Distretto di Parma Antonio Balestrinoconsente ai nostri specialisti di garantire maggiore continuità nei percorsi assistenziali domiciliari: continuità e completezza che, unite alla competenza dei professionisti, possono costituire un’importante apripista per nuovi percorsi di cura."

Il Servizio di ossigeno e ventiloterapia domiciliare è composto da due medici pneumologi e tre infermieri, e garantisce un supporto a tutti i pazienti con difficoltà respiratorie. I professionisti assicurano un piano assistenziale che comprende, oltre a visite e terapie, anche la fornitura degli strumenti respiratori più adatti, come concentratori e bombole di ossigeno liquido e ventilatori. L’accesso al Servizio avviene su richiesta del Medico di medicina generale o – in caso di ricovero -  dello Specialista ospedaliero al momento della dimissione: in accordo con gli infermieri dello Sportello per le cure domiciliari viene concordato un piano terapeutico specifico, in grado di individuare le cure e gli ausili più adeguati.
Nel 2019 i pazienti presi in carico dal Servizio in tutta la provincia sono stati circa tremila.

"Ringrazio la Chiesi Italia per la sensibilità dimostrata con questa donazione - ha evidenziato Martina Rendo, Medico pneumologo territoriale -  che letteralmente avvicina i nostri ambulatori ai pazienti più anziani. In una provincia così estesa e con larghe porzioni di territorio montano, questo kit ecografico portatile contribuisce a ridurre le distanze, fisiche ed assistenziali."

"Da sempre attenti alle necessità dei nostri pazienti - ha infine concluso con una nota il Direttore Generale di Chiesi Italia Raffaello Innocenti -  ancora di più in questo periodo ci siamo impegnati a rispondere ai bisogni segnalati direttamente dal territorio in cui operiamo, come segno della nostra gratitudine nei confronti degli operatori sanitari. L’importanza di strumenti per la gestione del paziente nel proprio domicilio va oltre il periodo che stiamo attraversando con l’emergenza Covid-19 in quanto permetterà, anche quando la situazione si sarà normalizzata, di far fronte all’esigenza di gestire pazienti impossibilitati a recarsi nelle strutture ospedaliere o residenti nelle case protette o nelle residenze per anziani. Una modalità di operare che sempre più verrà presa in considerazione nella gestione territoriale."

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modificato:martedì 15 settembre 2020

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